TERZIARIO, NELLE PROVINCE DI PISTOIA E PRATO CALA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE

Lo rivela uno studio di Format Research per Confcommercio: giù anche occupazione e liquidità

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI PISTOIA 

In provincia di Pistoia cala complessivamente il clima di fiducia verso l’andamento dell’economia da parte delle imprese del Terziario, diminuiscono i ricavi ed aumenta il fabbisogno finanziario. è il quadro, di flessione generale, elaborato da Format Research per conto di Confcommercio. La platea interessata, al 31 dicembre 2023, è pari a 14.775 aziende: le nuove iscrizioni sono state 730, le cancellazioni 1243.

L’indagine ha preso dunque a riferimento un campione di imprese che operano nei segmenti del commercio, del turismo e dei servizi, interpellandole sugli andamenti del secondo semestre 2023, rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso. Il report si compone inoltre di una previsione in ordine al primo semestre 2024.

Cala, in primis, la fiducia nell’andamento della propria attività economica, in leggera flessione tra le risposte delle aziende intervistate rispetto al semestre precedente. La previsione per i primi sei mesi di quest’anno è, invece, quella di una leggera crescita.

In flessione anche il dato sui ricavi nell’ultimo semestre rispetto al periodo precedente: in particolare, risultano in peggioramento per il 27% delle imprese del Terziario della provincia di Pistoia, ma anche in questo caso la previsione futura registra una lieve risalita.

L’occupazione complessiva delle imprese del Terziario pistoiese, ovvero il numero degli addetti, risulta sostanzialmente invariata (per l’81,4% del campione) rispetto al semestre precedente e promette un rialzo contenuto in quello successivo.

Quanto ai prezzi praticati dai fornitori alle imprese, risultano in decisa crescita nel secondo semestre 2023 e continueranno a crescere nei primi sei mesi di quest’anno, anche se in forma più contenuta.

In discesa, infine, la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, anche se in questo caso il dato per il 2024 è confortante, perché indica una buona risalita.




IL QUADRO IN PROVINCIA DI PRATO 

Nella provincia di Prato cala il clima di fiducia delle imprese del Terziario rispetto all’andamento della propria attività economica e scendono anche i ricavi, mentre resta stabile la capacità di reagire al fabbisogno finanziario. Lo studio interessa una platea di 13.902 imprese attive al 31 dicembre 2023, di cui le nuove iscrizioni sono state 616 e le cancellazioni 1085.

Sono alcuni tra i principali dati elaborati da Format Research per Confcommercio, circa lo stato di salute del Terziario nel secondo semestre del 2023, in paragone con i primi 6 mesi dell’anno scorso. Il report contiene, inoltre, una previsione circa l’andamento nel primo semestre 2024.

Per realizzarlo è stato intervistato un ampio campione di aziende associate facenti parte dei settori del commercio, del turismo e dei servizi.

La prima domanda, quella relativa alla fiducia degli imprenditori rispetto all’andamento della loro attività economica, fa registrare un leggero calo nel secondo semestre 2023 rispetto al periodo precedente, mentre il dato segnala una lieve crescita per quello successivo.

Nel periodo preso in esame risultano in flessione anche i ricavi, dichiarati in flessione dal 31,4 % degli intervistati, ma anche qui la previsione futura è quella di una tiepida capacità di risalita.

In discesa, inoltre, l’occupazione complessiva nelle imprese del Terziario rispetto ai primi sei mesi del 2023: una dinamica negativa dichiarata dal 14,8% del campione, ma la previsione per i primi sei mesi dell’anno in corso promette una contenuta nuova crescita.

Non conforta il dato sui prezzi praticati dai fornitori alle imprese: sono in netto incremento nel periodo considerato e continueranno a salire ancora, anche se con volumi più ridotti.

Sostanzialmente negativa, ma stabile in tutti e tre i periodi presi in considerazione, infine, la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario.




IL COMMENTO DEL PRESIDENTE GIANLUCA SPAMPANI 

“Evidenze - commenta il Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, Gianluca Spampani - che sono certamente frutto di un periodo di sofferenza che concerne l’intero orizzonte internazionale, a causa dell’aumento dei costi energetici, delle materie prime, dei tassi d’interesse, e dell’andamento inflazionistico. È una congiuntura che necessita, inoltre, di un maggiore supporto da parte dei livelli amministrativi locali. Al netto di tutto questo, è altrettanto chiaro che il territorio necessiti di una nuova spinta in termini di competitività per andare a supportare attività, quelle del Terziario, cruciali per la tenuta dell’intero tessuto economico territoriale. Per farlo, la ricetta resta quella che cerchiamo di portare avanti da tempo: lavoro corale, visione strategica, capacità di gestione manageriale”.











 



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