PISTOIA, FEDERALBERGHI: i ristori non bastano

Servono interventi strutturali e a lungo termine per salvare il settore

Le richieste di Federalberghi-Confcommercio : abbattimento imposte locali e proroga tassa di soggiorno sono indispensabili a livello locale

“Per salvare il turismo servono interventi finanziari di lungo termine e investimenti strutturali. Basta con i cosiddetti ‘ristori’ che non sono affatto sufficienti a colmare le perdite del settore e mettere in sicurezza le sue attività. Siamo certi che questa situazione finirà ma non sappiamo quando e più il tempo passa, più crescono le probabilità di chiusura di tantissime strutture. Chiediamo più attenzione, sia a livello locale, sia sul piano nazionale.”

È Federalberghi-Confcommercio Pistoia – la Federazione in rappresentanza delle attività turistico-ricettive di Pistoia e della Montagna Pistoiese – a lanciare l’allarme per la categoria, una delle prime a risentire degli effetti della pandemia, della chiusura dei confini nazionali e regionali e del conseguente stop agli spostamenti.

“Il Centro Studi di Federalberghi quantifica per il 2020 una perdita di 236 milioni di presenze in Italia (-54,1% rispetto al 2019) e di 13,5 miliardi di euro (-55%) di fatturato del settore ricettivo.

Si tratta di numeri fortemente allarmanti che colpiscono in primo luogo le città d’arte ma che non lasciano fuori nessuna area, e i quali sono destinati a peggiorare nell’imminente futuro.

Il fermo agli impianti sciistici che potrebbero non vedere mai l’apertura per il 2021 ha mandato in fumo la stagione invernale sulla Montagna, coinvolgendo l’intera filiera e andando a colpire un territorio non privo di criticità.

Se è vero, infatti, che la riscoperta degli spazi all’aperto e del turismo ambientale darà una spinta alla ripartenza dell’intero comparto, dall’altra parte, la costante incertezza sui tempi e la scarsità di risorse messe a disposizione crea smarrimento in tutto il comparto turistico.

Inoltre, l’aumento dello smart working, la chiusura dei luoghi della cultura e delle attrazioni turistiche, hanno inciso drasticamente sulla frequentazione della stessa città di Pistoia. Ci sono progetti per la valorizzazione locale ma la permanenza delle limitazioni anti-contagio continua a vanificare le eventuali ricadute positive.”

“Sappiamo di doverci far trovare pronti di fronte a una ripartenza ma, allo stesso tempo, non sappiamo come reperire le risorse per poter saldare i costi fissi dai quali, nonostante le chiusure, non siamo stati esentati. – afferma Veronica Bozzi, presidente Federalberghi Pistoia.

Per questo servono interventi governativi che incentivino concretamente la riqualificazione delle strutture turistico ricettive, in coerenza con gli obiettivi di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità su cui si fonda il piano.

E servono anche misure locali per l’abbattimento o la sospensione delle imposte locali come la tassa per lo smaltimento dei rifiuti e anche la tassa di soggiorno.

Su questo punto abbiamo chiesto e chiediamo tuttora un concreto segnale di sostegno da parte delle amministrazioni locali.

Purtroppo – sottolinea Bozzi – il Comune di Pistoia non ha accolto la nostra richiesta di posticipale il versamento trimestrale dell’imposta nonostante le nostre ripetute richieste. Questo provvedimento avrebbe rappresentato un piccolo ma importante segnale di sostegno alle imprese ricettive che registrano attualmente gravi carenze di liquidità e che si trovano sempre più costrette ad attingere alle risorse personali degli operatori per garantire la continuità dell’azienda.

Il momento che stiamo vivendo è drammatico per tutti ma se non lavoriamo tutti insieme in un’unica direzione, sarà ancora più dura guardare avanti”.

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