PISTOIA, Confcommercio: la TARI grava ancora molto sulle imprese.

 

 

Tari: Pistoia è promossa in materia di tariffa per lo smaltimento dei rifiuti. La spesa è in linea con il fabbisogno reale del territorio e i costi sono prevalentemente di natura variabile.

Da migliorare ulteriormente il fronte delle agevolazioni.

A dirlo è un’indagine svolta da Confcommercio Imprese per l’Italia attraverso l’Osservatorio Nazionale sui rifiuti per fare il punto sulla Tari, l’imposta che negli ultimi anni ha inciso in modo sempre più determinante nelle tasche di imprese e cittadini.

Il quadro che emerge dalla ricerca rimanda ad un’immagine positiva del territorio pistoiese nel quale però sono presenti elementi virtuosi, quanto critici.

Uno dei punti di forza per Pistoia è sicuramente la presenza di soltanto 3 categorie sulle 10 prese in analisi che presentano una spesa superiore a quella media rilevata dal confronto con una serie di comuni inseriti nel panel.

Risulta evidente dai dati quanto tali categorie siano penalizzate in modo decisivo dalla tariffa – ristoranti +69%, bar +57%, ortofrutta +48% - le quali però, grazie ad un accordo fra Comune, Associazioni di categoria e Publiambiente possono usufruire di riduzioni sulla tariffa partecipando attivamente alla raccolta differenziata.

Proprio sul fronte delle agevolazioni, ad oggi Pistoia applica 3 delle 5 macroaree rintracciate dall’indagine, ma anche questo aspetto risulta ulteriormente perfezionabile, per esempio favorendo comportamenti virtuosi da parte delle imprese che utilizzano l’area in modo stagionale.

“Nonostante i buoni livelli attestati da Pistoia nell’ambito del ritiro e dello smaltimento dei rifiuti, non ci dimentichiamo che la Tari pesa e non poco nelle tasche delle aziende locali. – afferma Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato – I buoni risultati ottenuti fino ad oggi sono senz’altro frutto del lungo confronto fra categorie e Amministrazione comunale, in corso da anni per andare in contro alle esigenze delle attività. Adesso più che mai è importante continuare su questa strada, soprattutto in vista della prossima introduzione del soggetto unico che gestirà i rifiuti per l’A.T.O. che potrebbe portare alla variazione delle tariffe.

La nostra prima richiesta è quindi rivolta ad un contenimento della spesa e ad un’attenta analisi della proposta che sarà avanzata dal gestore. 

In quest’ottica – continua Tempestini – è importante porre l’accento proprio sulle categorie maggiormente colpite dalla tariffa che rappresentano anche una delle principali fonti di sviluppo della città: non possiamo richiedere importi estremamente alti limitando così le loro possibilità di sviluppo, ma dobbiamo lavorare per migliorare le agevolazioni in grado di ridurre la tariffa.

Fra queste proponiamo di inserire delle riduzioni dei costi rivolte a coloro che avviano l’attività”.

 

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