Crisi Montagna, ecco un documento unico con le richieste degli albergatori

Testo condiviso tra strutture ricettive, Confcommercio e Federalberghi: “Difficoltà senza precedenti, serve il sostegno immediato delle istituzioni”

Pistoia, gennaio ’23. Un documento condiviso per evidenziare le difficoltà che la Montagna pistoiese sta attraversando, come del resto tutto il versante appenninico, per la totale assenza di neve e richiedere alle istituzioni misure all’altezza delle ingenti difficoltà che adesso si prospettano. È quello che è stato redatto dalle strutture ricettive, Confcommercio e Federalberghi: un modo per inquadrare ancora più approfonditamente la situazione in corso, specificando le richieste di supporto e proponendo traiettorie di rilancio per il segmento. Il documento, adesso, è pronto per essere inviato al Ministero competente, alla Regione Toscana ed a tutte le istituzioni locali. Il tavolo che ha portato all’elaborazione del testo – e che ha visto una partecipazione estremamente nutrita – è stato coordinato da Pamela Ceccarelli, vicepresidente del Comparto Montagna Federalberghi.

 

“L’inizio della stagione invernale 2022/23 – si legge nell’incipit della nota - caratterizzata dalla totale assenza di neve, ha purtroppo prodotto un effetto deflagrante sul sistema turistico della Montagna Pistoiese già fortemente minato dalle ultime stagioni caratterizzate dalle chiusure degli impianti di risalita imposte dal governo al fine di contenere l’epidemia da COVID 19”.

 

Uno scenario inedito, quello in essere, che si traduce in un fiume di disdette per la stagione invernale e in una conseguente perdita di fatturato pari al 100% per il settore. Di fronte a questo scenario, del tutto assimilabile a quello di una calamità naturale, un tempestivo supporto istituzionale diventa fondamentale per scongiurare il default di un intero segmento e di tutta la filiera ad esso collegata.

 

Specifiche, dunque, le richieste che albergatori e associazioni pongono per evitare il cortocircuito del sistema. “Si rende necessaria – prosegue il documento - la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei premi delle assicurazioni obbligatorie, dei contributi previdenziali e assistenziali per tutta l’annualità 2023, prevedendo una rateizzazione delle somme da versare in 120 rate mensili. Oltre a questo, è necessaria la sospensione fino al 31/12/2023 dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e riscossione delle somme dovute all'INPS, nonché per le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione”.

 

Si richiede, poi, “L’istituzione di un Fondo Ristori per tutte le aziende con sede locale nel Comune di Abetone Cutigliano che abbiano subito un calo del fatturato di almeno il 20% tra il periodo 01/12/2021-31/01/2022 e 01/12/2022-31/01/2023 e che garantisca il recupero di almeno il 70% della differenza di fatturato”.

 

Un’attenzione precipua dovrà poi essere dedicata alla fascia, corposa, dei lavoratori stagionali: “Serve – si legge - un intervento a sostegno dell’occupazione dei dipendenti stagionali attraverso forme di sostegno sociale, quali la cassa integrazione straordinaria per almeno il 50% del periodo di assicurazione a condizione che le aziende si impegnino a fare assunzioni di almeno quattro mesi, anche prevedendo la possibilità di una cassa integrazione intermittente a rotazione solo per alcuni giorni della settimana e per quei lavoratori non assunti ma inseriti in azienda a chiamata”.

 

Fondamentale, infine, la previsione di contributi a fondo perduto “Utili per la ristrutturazione, l’ammodernamento, la messa in sicurezza e l’approntamento di nuovi servizi (spa, centro benessere) da parte delle strutture ricettive, nonché per l’acquisizione di mezzi di trasporto a disposizione della clientela per transfert e navette; tutto ciò al fine di ampliare e migliorare l’offerta turistica. Contributi concedibili a parziale copertura degli investimenti previsti e il restante mediante l’erogazione di mutui e/o finanziamenti a tasso agevolato a lungo termine”.

 

Richieste connotate da una profonda urgenza, certo, ma affiancate da un pacchetto di proposte costruttive per rilanciare le ambizioni della Montagna. Spiccano, in questo senso, la necessità di “Un riposizionamento della Montagna Pistoiese e la conseguente individuazione di nuovi target”, la “Richiesta di potenziamento degli impianti di innevamento programmato per gli impianti di Abetone e Cutigliano”, la proposta di realizzare “Una struttura polivalente chiusa all’Abetone o in località limitrofe, destinata ad attività sportive e aggregative”, la necessità di uno sprint per “Gli interventi già progettati o cantierabili”, la “Realizzazione di aree specifiche dedicate ai percorsi in mountain bike” e, infine, “Il fondamentale rinnovamento della viabilità d’accesso”.

 

Accanto a questo, evidentemente, emerge la necessità di implementare l’offerta primaverile ed estiva, per destagionalizzare i flussi turistici e rendere la Montagna attrattiva per tutto l’arco dell’anno.

 

Richieste e proposte che, adesso, necessitano di un rapido riscontro da parte delle istituzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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