Confcommercio: moratoria sulle imposte locali per il 2020

La proroga dei pagamenti per le imposte non è una risposta sufficiente da parte delle Amministrazioni comunali alle drammatiche conseguenze che le imprese stanno vivendo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.

 

La moratoria sui tributi per tutto il 2020 per le aziende che hanno subito la riduzione o la sospensione dell’attività è l’unica soluzione per sostenere la loro stessa sopravvivenza.

 

Con queste parole Confcommercio Pistoia e Prato torna a rivolgersi ai Comuni delle due province, lanciando il grido di allarme delle imprese di commercio e turismo.

 

La maggior parte delle aziende, se riusciranno a sopravvivere, non saranno in grado di sostenere alcun tipo di costo per il 2020, è necessario che tutti i Comuni prendano decisioni straordinarie per far fronte alle enormi difficoltà vissute dalle pmi.

 

È inaccettabile assistere a una gestione a macchia di leopardo che varia da Amministrazione ad Amministrazione: non esiste un’area che sta soffrendo di più e una meno, tutti stiamo vivendo le conseguenze dell’emergenza sanitaria e serve per tutti un sostegno reale.

 

Tari, Cosap, Tosap e la stessa Imu non possono gravare sulle spalle di imprenditori che per cause di forza maggiore si sono trovati impossibilitati ad utilizzare l’immobile – o a farlo in modo sostanzialmente ridotto – e non hanno quindi prodotto i soliti quantitativi di rifiuti, né usufruito del suolo pubblico o della visibilità data dalla propria insegna.

 

E se da una parte servono aiuti concreti che sollevino le aziende dagli oneri delle spese, dall’altra è necessario che gli Istituti di credito presenti sul territorio facciano la propria parte, dando alle attività economiche degli strumenti efficaci.

 

La parola d’ordine è senza alcun dubbio maggior “liquidità”, accompagnata dall’accesso facilitato al credito.

 

Allo stesso tempo, è inammissibile che gli iter burocratici ormai appartenenti al passato, blocchino le procedure di finanziamento in una situazione emergenziale come quella attuale. In questo modo si rischia di vanificare ogni reale intento di aiuto.

 

Serve da parte delle banche una maggior sensibilità rispetto alle difficoltà che sta affrontando il mondo imprenditoriale, evitando le dinamiche del passato in cui l’eventuale non conformità nel rapporto bancario poteva rappresentare una limitazione.

 

Siamo disponibili a coinvolgere tutti i Sindaci delle due province, i direttori degli Istituti di credito sul territorio e le categorie in un confronto in videoconferenza per evidenziare la gravità della situazione che stanno vivendo oggi le imprese dal punto di vista economico e finanziario.

 

Dobbiamo lavorare tutti dalla stessa parte se vogliamo garantire la loro sopravvivenza: senza le piccole e medie imprese sarà impossibile pensare a un futuro per i nostri territori.

 

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