ZERO TARI: via agli incontri con i Sindaci della Valdinievole

ZERO TARI arriva in Valdinievole.

Prosegue l’iniziativa di Confcommercio Pistoia e Prato che la scorsa settimana è scesa nelle piazze dei due Comuni capoluogo di provincia per chiedere un reale sostegno alle imprese del terziario: l’azzeramento della tariffa per i mesi di sospensione delle attività, ferme a causa delle norme anti-Covid.

 

Il confronto si sposta oggi in Valdinievole, direttamente nelle sedi delle Amministrazioni comunali, dove i rappresentanti delle delegazioni territoriali, accompagnati dai funzionari Confcommercio, presentano un documento con il quale mettono in luce il grave peso che la tariffa rappresenta per le aziende del settore e non solo.

 

A fronte delle introduzioni normative - a livello europeo e nazionale – Confcommercio ha stilato un progetto di azioni per il futuro che si basa sul principio “chi inquina paga” che si distacca dalla logica che vede oggi molte imprese pagare il prezzo di un servizio di cui, di fatto, non hanno usufruito. Perché è impossibile che chi è rimasto chiuso per mesi, senza lavorare o lavorando in minima parte, possa aver prodotto rifiuti. Ed è impensabile che si trovi a dover pagare la Tari alla luce di una crisi economica di questa portata e con sostegni assolutamente non proporzionali alle perdite subite.

 

Da qui nasce la richiesta del terziario che sarà oggetto degli 11 incontri con i comuni di Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano che si terranno da lunedì 19 Aprile fino alla fine del mese.

 

“Non ci fermeremo fino a che non saremo ascoltati. Il terziario è stato il settore più colpito dalla pandemia e si trova a vivere una crisi senza precedenti. Tante aziende sono allo stremo, è impossibile pensare che possano sostenere costi fissi – afferma Stefano Morandi, presidente di Confcommercio Pistoia e Prato.

Dopo oltre un anno di chiusura per molte categorie, l’azzeramento della Tari dovrebbe essere automatico.

Ma, se le esigenze delle aziende che rappresentano il cuore pulsante di un territorio, non sono abbastanza agli occhi delle Istituzioni, c’è di più.

Le nostre richieste si sviluppano su un quadro normativo che prevede la possibilità per le imprese di uscire dal servizio pubblico entro la fine di Maggio e di affidarsi a un soggetto terzo certificato per la raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti.

Allo stesso tempo, le disposizioni, danno ai Comuni la possibilità si rideterminare le tariffe per il 2021 fino alla fine di Giugno.

Teniamo quindi alta l’attenzione sul tema e seguiamo le dinamiche mettendo in campo tutte le azioni necessarie a sostegno delle nostre attività di fronte ad ogni possibile alternativa.”

 

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