ZERO TARI: CONFCOMMERCIO VA AVANTI
Incontrati gli 11 Comuni della Valdinievole per chiedere l’azzeramento della tariffa per le imprese
Si è concluso per la Valdinievole il primo step dell’iniziativa ZERO TARI di Confcommercio.
Nelle ultime due settimane i rappresentanti territoriali dell’Associazione hanno incontrato le 11 Amministrazioni comunali del territorio per chiedere l’azzeramento della Tari per le imprese colpite dalle chiusure anti-Covid o la cui attività è stata fortemente limitata.
È impensabile che le attività paghino il costo di rifiuti non prodotti.
È inaccettabile che poco, o niente, sia stato fatto finora per sollevare le imprese – linfa vitale di ciascun territorio – dalla spesa per un servizio di cui, di fatto, non hanno usufruito.
Da qui si sviluppa la riflessione che ha portato Confcommercio a disporre un documento e un programma d’azioni che hanno condiviso con i Sindaci o gli Assessori dei Comuni di Buggiano, Chiesina Uzzanese, Larciano, Lamporecchio, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano.
“Il nostro lavoro, iniziato nei primi giorni di Aprile con gli incontri con i Sindaci dei comuni capoluoghi delle province di Pistoia e Prato, non si ferma qui – afferma Stefano Morandi, presidente Confcommercio Pistoia e Prato.
Nelle ultime due settimane abbiamo puntato i riflettori sulla Valdinievole, confrontandoci con le 11 Amministrazioni del territorio per guardare da vicino ogni singola realtà e far sentire in modo chiaro la voce delle nostre imprese.
Il terziario è stato ed è tutt’oggi uno dei settori più colpiti dalla pandemia.
Ma il terziario è anche fonte di energia per nostri territori e non può essere abbandonato.
Oggi più che mai non possiamo che tenere alta l’attenzione su un tema estremamente importante per le nostre imprese che oggi si trovano stremate dopo mesi e mesi di chiusure a intermittenza.
Ancora di più alla luce delle scelte che sembra intenzionato a prendere il Governo con il Decreto Sostegni Bis di prossima emanazione, il quale dovrebbe contenere l’azzeramento dei costi fissi della tariffa per le aziende chiuse a causa dell’emergenza sanitaria.
Sarebbe un primo passo che chiediamo di concretizzare quanto prima per dare ossigeno alle attività oggi allo stremo.
E come ogni primo passo dovrà essere seguito da altri. Questo continuiamo a chiedere: che le nostre aziende siano ascoltate e che siano aiutate a sostenere le gravi conseguenze della pandemia di cui non hanno alcuna colpa.
Lo abbiamo fatto con i Sindaci e gli Assessori della Valdinievole, ponendoli di fronte all’evidente impossibilità per le imprese di pagare il costo di rifiuti non prodotti. E rendendoli partecipi delle azioni che siamo pronti a intraprendere alla luce di un quadro normativo che prevede la possibilità di uscire dal servizio pubblico entro la fine di Maggio.
Continueremo a farlo ad ogni livello valutando passo per passo la strada da percorrere sulla base delle decisioni prese.
Vogliamo dare un futuro alle nostre imprese e ai nostri territori e per farlo è necessario partire da qui”.