Turismo, grande partecipazione per il Workshop di Confcommercio sulla Green Valley

Il primo dei quattro appuntamenti dedicati all’attuazione del Piano strategico di competitività per le province di Pistoia e Prato aveva ad oggetto la creazione di una DMO: tanti i decisori pubblici e privati ai tavoli

Pistoia e Prato, gennaio ’23. Un Workshop estremamente partecipato, denso di riflessioni e spunti pratici per la costruzione di un’identità green sui territori di Pistoia e Prato: erano una trentina i grandi decisori pubblici e privati che, nella giornata di venerdì, si sono riuniti nella sede di Viale Adua di Confcommercio. 

Il pretesto è stato fornito dal primo tassello utile nell’ambito del percorso lanciato da Confcommercio e che, mediante il coinvolgimento di tutti gli stakeholder dei due territori, potrebbe portare alla costituzione di un brand The Green Valley. Il Workshop, intitolato “Destination Management Organization – Disegniamo insieme una nuova identità territoriale” ha rappresentato, dunque, l’incipit operativo del Piano Strategico di Competitività per le province di Pistoia e Prato, il documento presentato per la prima volta dall’Associazione lo scorso mese di luglio. 

Ai tavoli, per impostare una nuova e condivisa traiettoria di attrazione turistica – fondata appunta sulla vocazione Green dei due territori – si sono presentati, per il versante istituzionale, Aldo Cursano (Presidente Confcommercio Toscana), Daniele Barbetti (Presidente Federalberghi Toscana), Rodolfo Tomada (Presidente Federalberghi Prato), Massimo Giusfredi (Direttore Apam), gli assessori Gabriele Sgueglia e Alessandro Sabella (Comune di Pistoia), Gabriele Bosi (Comune di Prato), Alessandro Lumi e Alessandra Bartolozzi (Comune di Montecatini), Dario Di Giacomo (Comune di Carmignano) e Clio Cinotti (Comune di San Marcello pistoiese). Con loro, in un brainstorming di oltre sei ore, Daniele Bosi (Camera di Commercio), Roberto Macrì (Fondazione Cariprato), Giuseppe Gherpelli (Fondazione Teatrale Pistoiese), Lorenzo Zogheri e Francesca Vannucci (Fondazione Caript), oltre a membri della Giunta Confcommercio e alle funzionarie Antonietta Spadaccino e Lucilla Righi (Comune di Prato).

A tirare le fila della giornata è stata Strategique, think-tank basato ad Harvard e diretto dal Professor Fernando G. Alberti, per mesi al fianco di Confcommercio nell’elaborazione del Piano strategico. Un lavoro, quello di venerdì, coordinato anche dalla Dottoressa Federica Belfanti, Ricercatrice Strategique. 

Quel che ne è emerso è un quadro composito. Suddivisi in piccoli gruppi, gli intervenuti sono stati resi attori di un processo di Design Thinking, con l’obiettivo di sviscerare proposte attrattive per il territorio, declinate in chiave green. Prima, il Prof. Alberti ha introdotto agli ospiti i risultati emersi dalla minuziosa analisi – durata 7 mesi – che ha condotto all’elaborazione del Piano. Una fotografia preoccupante, che vede Pistoia e Prato notevolmente attardate su base nazionale per quel che concerne tutti i maggiori indicatori correlati alla competitività. Le due province, in particolare, denunciano limiti evidenti in termini di prosperità (Pistoia è 58° in Italia, Prato 24°), retribuzioni (Pistoia 68°, Prato 77°), partecipazione al lavoro (Pistoia 55°, Prato 23°), nuovi posti di lavoro (Pistoia 67°, Prato 53°), produttività (Pistoia 47°, Prato 61°), nuove imprese (Pistoia 62°, Prato 51°), innovazione (Pistoia 24°, Prato 45°). In termini di specializzazione, Prato risulta invece al 1° posto in Italia (grazie al mono-cluster del tessile), mentre Pistoia è 46°. 

“È di tutta evidenza – ha commentato il Prof. Alberti in apertura – come questo territorio necessiti di sviluppare una serie di potenzialità ancora inespresse per evitare di impoverirsi ulteriormente. Per renderlo attrattivo, è necessario interrogarsi sugli elementi di unicità che lo caratterizzano, fortificando i punti di forza, creando una dinamica di partecipazione che ingaggi a partire dal basso. Noi – osserva – abbiamo individuato nel lato Green di entrambe le province un’anima complementare e ideale. Pistoia si presta per la sua dimensione naturale e per la disponibilità del floro – vivaismo; Prato per le pratiche di economia circolare che permeano le imprese e la città nel suo complesso. Crediamo che si tratti di un patrimonio inestimabile, intorno al quale è possibile costruire una proposta condivisa. Guardare al futuro – ha concluso – significa, in fondo, guardare alle cose visibili, ma ancora non viste”.

“Con la giornata di venerdì – l’intervento di Gianluca Spampani, Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato – abbiamo dato seguito alla prima tra le linee strategiche per lo sviluppo competitivo, in chiave green, dei nostri territori. La creazione di una DMO rappresenta la prima tappa per sviluppare una maggiore e più qualificata attrazione turistica sui nostri territori. Si tratta di un’esigenza pressante, a più riprese evidenziata, in primis, dagli operatori del turismo. È un’operazione che, inserita all’interno del lavoro sul brand Green Valley, promette di fornire alle nostre province quei caratteri di managerialità necessari per impostare una promozione moderna e adeguata. La grande ed eterogenea partecipazione ai tavoli – conclude – denota l’esistenza di una volontà comune. Questo è proprio il nostro obiettivo, perché ci troviamo di fronte ad un percorso che può essere intrapreso soltanto insieme a tutti i portatori di interesse. Abbiamo davanti un’occasione unica per assicurare il benessere delle nostre comunità negli anni a venire: non possiamo lasciarcela sfuggire”. 

 

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