Turismo, ad agosto presenze in crescita per il 75% delle strutture nella Montagna pistoiese

L’indagine di Confcommercio: 5 notti il tempo medio di permanenza, trainano gli italiani

Pistoia, settembre 2022. Cresce il turismo nella Montagna pistoiese durante il mese di agosto: rispetto allo stesso periodo di un anno fa il 75% circa delle strutture dichiara un aumento delle presenze. È quanto rivela l’ultima indagine svolta da Confcommercio Pistoia e Prato, che ha preso in esame un nutrito campione di associati – tra alberghi, agriturismi e affittacamere - che lavorano nel segmento.

Un boom che si accompagna ad un tempo medio di permanenza – circa 5 notti – più ampio rispetto a quello che si registra in città, complice una diversa tipologia di turismo, più legata alla presenza delle famiglie (per il 60%) ed a gruppi di avventori storici. A trainare sono soprattutto gli italiani (lo riporta il 60% delle strutture), provenienti in particolar modo da altre zone della Toscana e dalla vicina Emilia Romagna. Se agosto si è rivelato premiante, le prenotazioni per settembre faticano invece – tendenza fisiologica – a decollare: al momento le annuncia il 30% circa delle strutture, facendo specialmente riferimento a gruppi in procinto di partecipare ad eventi o fare sport, ma anche a singoli che intendono godersi un periodo meno affollato.

Per Pamela Ceccarelli, dell’Albergo Sichi, “Ad agosto il lavoro è stato davvero buono, anche perché siamo stati favoriti dal grande caldo che ha spinto molte persone in Montagna. Possiamo dire di essere tornati sui livelli pre – Covid, che è un grande traguardo. A settembre assistiamo sempre ad un calo, anche se ci sono prenotazioni specialmente da parte di singoli e coppie. Su questo scenario – osserva – insistono però i costi dell’energia: per noi la bolletta, nell’ultimo mese, è aumentata del 500%. Portiamo avanti da anni politiche di efficientamento energetico, ma non può bastare. Considerato il fatto che ci aspettano circa quattro mesi di bassa stagione, non siamo pronti per sostenere certi costi”. 

Giuliano Tonarelli, parlando per Villa Patrizia, commenta così: “Il mese di agosto è stato positivo, perché abbiamo registrato un sostanziale aumento delle presenze rispetto ad un anno fa. Devo dire – precisa – che nel nostro caso specifico il traino è arrivato dai gruppi sportivi, molto più che dalle famiglie e dai singoli. Dunque, per la maggior parte, abbiamo ospitato italiani provenienti da altre zone della Toscana o da regioni confinanti. Le prenotazioni di settembre sono discrete: in questo mese riscontriamo un ritorno più forte dei singoli. Certo – annota – i rincari delle materie prime si fanno sentire e percepiamo una particolare impennata quando acquistiamo frutta e verdura. Poi ci sono le bollette: noi coltiviamo una politica di risparmio energetico da quarant’anni, ma in contingenze come quelle che stiamo vivendo non è facile per nessuno. Segnalo inoltre come molte strutture medio – piccole della Montagna che hanno scelto di attrezzarsi con il pellet oggi siano penalizzate dal fatto che l’Iva su questo bene resta al 22%, mentre risulta meno della metà per gas o gasolio. Ci pare una cosa incomprensibile, l’equiparazione serve al più presto”.

 

“Tutto quanto espresso dai colleghi - commenta Rolando Galli, membro della Giunta Confcommercio Pistoia e Prato, oltre che presidente del Consorzio APM e di SAF - è un quadro che ci conforta e supera anche le classiche aspettative che riponiamo nel segmento. Questo forte aumento di presenze, correlate a precise stagionalità, ha davvero sospinto il Pil estivo della zona e dei territori circostanti. È evidente del resto l’importanza del turismo come volano per lo sviluppo dei territori montani: per questo ci aspettiamo che le istituzioni mettano in campo politiche di incentivo e sostegno crescenti nei confronti del settore ma anche che la regione riponga particolare attenzione sul tema, mantenendo quanto promesso in fase di insediamento dell’attuale giunta: una legge sulla montagna è non soltanto necessaria, ma veramente imprescindibile per la sopravvivenza dei territori montani e di coloro che in montagna abitano. Per ciò che riguarda il caro energia, servono provvedimenti urgenti per arginare la situazione. In montagna non si può fare a meno dell’energia molto più che in altre zone, e bisogna anche considerare che sarà assolutamente necessario inserire gli impianti di risalita tra le aziende energivore, altrimenti si rischia veramente di arrivare all’impossibilità di aprire questi servizi, assolutamente fondamentali per la stagione turistica invernale. Confcommercio, tramite iniziative simboliche e richieste concrete, si sta muovendo da settimane in questa direzione”.

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