SOS Montagna: Toscana arancione, gli impianti restano chiusi

Toscana arancione, gli impianti restano fermi: la Montagna rischia il collasso, stiamo perdendo l’intera stagione.

 

È questo l’allarme di Confcommercio in vista del passaggio di fascia di emergenza previsto in questo weekend, proprio in concomitanza all’attesa riapertura degli impianti sciistici che erano pronti ad accogliere sportivi e amanti della neve.

 

“Per una serie di sfortunate coincidenze la Montagna è ancora una volta messa in ginocchio dall’ennesima mancata ripartenza. Dopo mesi di blocco delle attività abbiamo lavorato con impegno per prepararci alla riapertura – afferma Rolando Galli, membro di Giunta Confcommercio.

 

La notizia della zona arancione che ci fermerà per altre due settimane arriva come ennesimo colpo dopo quasi un intero anno di stop che ha fortemente penalizzato l’intera economia invernale del territorio.

 

Non parliamo soltanto delle società di gestione degli impianti che, in rispetto dei vari DPCM che si sono susseguiti negli ultimi mesi, per ben quattro volte hanno sopportato costi ingenti per prepararsi alle riaperture previste successivamente resi vani dal cambio delle disposizioni legislative.

Si tratta di aziende e lavoratori che a fronte di un calo sostanziale del proprio lavoro, non hanno ricevuto alcun sostegno adeguato e si trovano a guardare oggi con sempre maggior incertezza.

 

A differenza di altre zone, più ci avviciniamo alla fine dell’inverno e più vediamo sfumare un’altra stagione e con questa la possibilità di arginare i gravi danni causati dalla pandemia.

 

Per questo chiediamo alle Istituzioni, su tutti i livelli, la massima attenzione per il nostro territorio e per le sue attività: sono necessari sostegni proporzionali alle perdite subite.

Dobbiamo scongiurare il tracollo della Montagna, dal punto di vista economico e sociale”.

 

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