SOS CONFCOMMERCIO: L’USURA E’ UN RISCHIO DA EVITARE

Tutelare le aziende dall’aumento dei fenomeni criminali nei momenti di crisi

Il rischio di una crescita dei fenomeni criminali sul mondo imprenditoriale c’è. Non possiamo paragonare la realtà pratese e pistoiese a quella di Firenze o alle città d’arte, dove senza dubbio questi si manifestano con una portata maggiore. Ma i danni che ha causato e sta continuando a causare la pandemia sono un pericolo per l’aumento di tali fenomeni, da una parte, e della fragilità delle aziende, dall’altra. Un pericolo che sentiamo sensibilmente anche sul nostro territorio.”

Così Confcommercio commenta l’indagine svolta dalla Confederazione nell’ambito dell’iniziativa “Legalità Mi Piace” sull’incidenza della criminalità sul terziario.

Secondo la ricerca in Italia rispetto al 2019 è più che raddoppiata la quota di imprenditori che ritiene aumentato il problema dell’usura (27% contro il 12,7%), e sono a immediato e grave rischio usura circa quarantamila imprese del commercio, della ristorazione e strutture ricettive.

Guardando la vicina Firenze, per il 52% degli imprenditori fiorentini di commercio, alloggio e ristorazione è aumentata la pressione della criminalità sul mondo aziendale. Una percentuale superiore alla media nazionale, che è pari al 44%. E per un imprenditore fiorentino su dieci (12%, contro il 21% nazionale) l'usura è molto o abbastanza diffusa sul proprio territorio.

“L’impatto del Covid sull’economia è devastante e sappiamo che la crisi porta da sempre con sé un aumento del disagio sociale e delle azioni criminali.

La continua incertezza rispetto al futuro, le crescenti difficoltà e la costante emergenza che gli imprenditori del terziario si trovano a vivere, li rende potenziali prede, anche inconsapevoli, delle azioni della criminalità organizzata.

Nel 2020, le imprese del commercio, turismo e ristorazione hanno subito una drammatica riduzione del volume di affari e molti si trovano a dover fronteggiare la mancanza di liquidità combinata con una difficoltà di accesso al credito.

Senza fatturato, senza liquidità, senza credito, e con i costi da pagare è facile capire quanto aumentino i rischi per gli imprenditori.

Non possiamo abbassare la guardia, serve la massima attenzione sul tema.

Servono risposte forti dal Governo a tutela delle attività più colpite che hanno bisogno di aiuti. Hanno bisogno di tornare a lavorare, di adeguati sostegni economici, di prospettive.

Oggi più che mai non possiamo permetterci di rendere le nostre imprese ancora più fragili.

Dobbiamo tutelarle dalla criminalità o le conseguenze a cui andremo incontro saranno ancora peggiori di quelle attuali”.

 

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