Servono un semestre bianco per la tassazione ed efficienza nelle vaccinazioni

Le richieste di Confcommercio

“Il 2021 si apre in salita per tante piccole e medie imprese del terziario.

Se un adeguato sostegno al tessuto economico non sarà affiancato da una puntuale efficienza del sistema sanitario e, in primis, del suo piano vaccinale, le conseguenze a cui andremo incontro saranno per molti irreversibili.”

 

Con queste parole Confcommercio lancia uno sguardo al prossimo futuro , mettendo in evidenza gli interventi urgenti da mettere in campo per salvare tante attività del terziario.

 

“Nei primi sei mesi del nuovo anno inizieranno a concretizzarsi le gravi conseguenze economiche della pandemia e la lotta alla sopravvivenza per tante piccole e medie imprese sarà ancora più dura.

Le filiere che più di altre sono state soggette a limitazioni, continueranno a vivere un periodo di forte criticità che potrebbe essere fatale. Pensiamo alle attività del settore turistico, della ristorazione, ma anche al commercio, all’intrattenimento, ai professionisti degli eventi e delle cerimonie.

 

Lo abbiamo detto più volte: le misure assistenziali sono state necessarie in un primo momento ma adesso è doveroso fare di più. Abbiamo alle spalle 9 mesi di restrizioni, chiusure, sostegni economici del tutto insufficienti a sopperire le perdite subite.

È impensabile che il Governo, su tutti i suoi livelli, chieda alle attività di adempiere a tasse e imposte arrivando al massimo a ‘sospendere’ le scadenze o a ‘prorogarle’.

Come possono le aziende che hanno avuti cali di fatturato superiori al 50%, pagare a pieno i tributi?

 

Serve un “semestre bianco” per la tassazione, soprattutto per quella locale.

Gli sforzi chiesti alle nostre imprese devono essere equamente affiancati da sforzi da parte delle istituzioni per mettere in campo le risorse necessarie.

 

E non solo.

È indispensabile che il sistema sanitario si dimostri efficiente e puntuale, soprattutto nella gestione del piano vaccinale che partirà nei prossimi mesi.

La svolta che tanto aspettiamo non potrà arrivare se non verrà messa in campo un’adeguata gestione delle vaccinazioni e, allo stesso tempo, dei tracciamenti.

 

Non comprendiamo come sia ancora possibile leggere notizie che annunciano la mancanza di tamponi e di personale incaricato nei giorni delle Festività, proprio quando ai cittadini e alle imprese sono chiesti i maggiori sacrifici.

A cosa servono chiusure e limitazioni negli spostamenti se la Regione non si impegna a mantenere lo stesso livello di allerta dal punto di vista sanitario?

 

Il sistema sanitario e quello economico devono lottare fianco a fianco nella stessa direzione per uscire dalla situazione di grave emergenza in cui ci troviamo.

Da questo dipende il nostro futuro e quelle delle nostre aziende.”

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