Gli ambulanti scendono in piazza lunedì 19 Aprile

Tornano in piazza gli ambulanti di Pistoia e Prato per chiedere di lavorare, senza tira e molla continui, nel rispetto delle misure e dei protocolli di sicurezza.

L’appuntamento è per lunedì 19 Aprile alle ore 16.00 a Firenze, in piazza della Signoria, insieme ai colleghi provenienti da tutta la Toscana, per dare voce ad un settore che nell’ultimo anno è stato più volte ignorato dalle Istituzioni.

 

All’iniziativa, promossa da FIVA-Confcommercio e ANVA Confesercenti, parteciperanno Giacomo Errico, presidente di Fiva-Confcommercio nazionale e Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana. Sono inoltre stati invitati il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Caterina Bini, i parlamentari rappresentanti del territorio regionale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ed il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella.

 

“Mercati e fiere sempre aperti, anche in zona rossa: il nostro lavoro si svolge all’aria aperta e con l’applicazione dei protocolli anti-contagio per il settore, non c’è ragione per imporci continui stop. Stano uccidendo il settore – è questo l’allarme lanciato da Marco Lomi, presidente FIVA Confcommercio Pistoia e Stefano Castellani, presidente FIVA Confcommercio Prato.

 

Siamo stanchi di essere ignorati: non abbiamo ricevuto sostegni e i fieristi non lavorano da più di un anno. Purtroppo l’emergenza sanitaria è ancora in corso e non va sottovalutata, ma il futuro non è chiudere le attività e condannarle a morte.

Non possiamo essere noi a pagare l’inefficienza della campagna vaccinale e dell’intera gestione del Governo della pandemia.

Vogliamo lavorare e possiamo farlo, tutelando noi stessi, i nostri dipendenti e i clienti.

 

Lunedì saremo a Firenze per chiedere la sospensione dei contributi, l’esenzione dal DURC e dal pagamento del suolo pubblico e della Tari per tutto il 2021. ma anche il rinnovo delle concessioni fino al 2032 e sostegni realmente efficaci per fieristi e ambulanti dei mercati turistici, i più colpiti dalle misure anti-Covid”.

 

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