SALDI ESTIVI AL VIA IL 3 LUGLIO

Federmoda-Confcommercio: persa un’occasione di valorizzazione per il settore

Nuovi scenari ma “vecchie” abitudini per i saldi estivi 2021: partono sabato 3 Luglio in Toscana le vendite di fine stagione.

Per Federmoda, un’occasione persa per ridare stagionalità e valore ai prodotti della moda che hanno bisogno di riposizionarsi su nuove dinamiche di mercato. 

Dopo i posticipi dell’estate 2020 e dell’inverno 2021 generati dalla gestione dell’emergenza Covid, si torna alla tradizionale data di avvio sabato 3 Luglio, insieme alle Regioni circostanti (Emilia Romagna, Liguria, Lazio).

Una scelta, quella presa dall’Amministrazione regionale, mirata a creare uniformità sul territorio ed evitare quindi situazioni di svantaggio, ma che non risponde alle esigenze degli imprenditori di Pistoia e Prato, se non per il divieto sulle vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti all’inizio dei saldi estivi.

Vengono ancora una volta privilegiati i grandi player sul mercato, senza tenere però conto delle tante piccole imprese del territorio, molte delle quali hanno appena mosso i primi passi nell’online e per le quali il rapporto con il cliente resta l’elemento centrale della propria identità.

Da un’indagine svolta da Federmoda Confcommercio fra i propri negozi di abbigliamento, calzature e accessori, infatti, oltre il 50% di questi avrebbe preferito far cadere la partenza con la metà del mese di Luglio.

La motivazione è da rintracciare negli ultimi 14 mesi di chiusure e limitazioni e nelle scarse occasioni di socialità vissute che, insieme alle ridotte capacità economiche, hanno portato i clienti a frenare gli acquisti.

Inoltre, la normativa definisce la ripresa delle cerimonie dal 15 giugno, con la conseguenza che la quasi totalità dei capi saranno venduti a saldo.

Se a questo si sommano i permanenti costi delle forniture, si capisce a necessità di avere una maggior marginalità in questa prima fase di riapertura. Ma non solo.

Da una parte, infatti, l’avvio delle vendite di fine stagione i primi di Agosto (come lo scorso anno) non sposa le dinamiche territoriali di molte delle nostre aree, ma dall’altra resta ferma. L’esigenza più volte sostenuta di ridare stagionalità ai prodotti collocando la loro vendita nel periodo in cui sono realmente utili al consumatore.

Solo in questo modo è possibile ridare valore alle merci e alla filiera stessa della moda generando nuovi scenari d’acquisto.


Per informazioni

CONTATTACI SU WHATSAPP
oppure Compila il form