Riapertura 18 maggio: è il momento delle responsabilità

“Siamo allibiti rispetto alla gestione della ripartenza.

Chiediamo da inizio Aprile la riapertura delle imprese e le relative modalità anti-contagio da adottare.

E invece la decisione, dopo lunghi temporeggiamenti, viene resa nota alle 2 di notte con sole 48 ore di anticipo.

Ancora oggi mancano i protocolli ufficiali nella nostra Regione.

Ripartire lunedì 18 diventa così una corsa contro il tempo quasi impossibile”.

 

Con queste parole Confcommercio apre il proprio commento rispetto alle ultime decisioni prese sulla ripartenza.

 

“Ci troviamo di nuovo nel caos informativo e legislativo e ancora una volta a farne le spese sono le imprese.

Dopo una chiusura imposta di ben due mesi viene data la possibilità alle attività di rimettersi in moto comunicandolo con tempi e modalità praticamente irrealizzabili.

Basti pensare che la Regione deve ancora emanare i provvedimenti e i protocolli definitivi relativi al nostro territorio.

 

Dopo giorni in cui si è proclamata una riapertura differenziata fra le Regioni e fra gli stessi settori, arriva improvvisamente un ‘bomba libera tutti’ che conferma gravi lacune da parte di una classe politica che sembra basarsi prevalentemente sul consenso, senza valutare le ripercussioni sul Paese sia dal punto di vista economico, sia sociale.

 

Un 'bomba libera tutti' inaspettato che ci conferma, una volta di piu, tutti i nostri dubbi verso un lockdown così rigido.

 

Al momento sono tante le domande che non trovano risposta ma arriverà presto il momento della conta delle responsabilità.

 

Le scelte della politica hanno generato una crisi economica e sociale di proporzioni disastrose e l’unica certezza è che le imprese sono state lasciate sole”.

 

 

 

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