Prato, spazi ampliati per i dehors fino alla fine del 2022

“La possibilità di ampliare lo spazio da dedicare ai dehors fino alla fine dell’anno è un grande vantaggio per le nostre imprese.

Ringraziamo l’Amministrazione comunale per aver ascoltato anche questa volta le nostre richieste e quelle dei pubblici esercizi di Prato. Già allo scadere dell’emergenza sanitaria ci siamo trovati di fronte un interlocutore attento ai bisogni della città che oggi più che mai ha bisogno di esprimere il proprio potenziale attrattivo.”

Queste le prime parole di Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato sull’iniziativa approvata dal Comune di Prato che, dopo aver messo in campo l’intervento straordinario durante la pandemia, ha scelto di prorogare la possibilità di posizionare i dehors oltre le immediate pertinenze del locale per tutto il 2022.

Con il 31 Marzo, infatti, sono cessate le misure straordinarie per limitare i danni della pandemia e i Comuni hanno dovuto fare ricorso a strumenti differenti per sostenere le attività economiche.

Prato si inserisce come esempio positivo in un contesto ben più ampio. Secondo un’indagine svolta a livello nazionale da Fipe – la Federazione nazionale in rappresentanza dei pubblici esercizi – circa il 58% delle Amministrazioni comunali ha deliberato il mantenimento (quantomeno parziale) oltre il 30 giugno 2022 degli spazi concessi durante l’emergenza pandemica.

Inoltre, in più del 34% dei casi – fra i quali Prato è incluso – è stato deciso di mantenere, anche oltre la fine di Giugno, la procedura semplificata in ordine alle domande di nuove concessioni o di ampliamento delle superfici già concesse.

È inoltre positiva la volontà dell’Amministrazione di continuare a mantenere la gratuità del Canone Pubblico (ex Tosap e Cosap) per il quale, si ricorda, a Prato è previsto l’esonero dal pagamento dl 2017. Lo scenario nazionale si presenta invece ben differenziato: secondo la ricerca svolta da Fipe dopo il 31 Marzo solo il 17% dei Comuni ha previsto un esonero integrale, il 20% ha deliberato un ripristino del prelievo in misura ridotta, mentre in più della metà dei casi, circa il 53%, si è ritornati a pagare il canone in misura piena.

“I dehors sono da sempre motivo di richiamo per cittadini e visitatori che possono vivere Prato – prosegue Tempestini. Frequentare la città, soprattutto d’estate, potendo godere degli spazi e delle piazze, è senza dubbio un valore aggiunto. Inoltre, la presenza di clienti in aree considerate generalmente di passaggio, porta alla valorizzazione e alla qualificazione di nuovi spazi.

Non solo. Per i pubblici esercizi sono un elemento essenziale, soprattutto dopo due anni di gravi ‘stop & go’, perché consente loro la possibilità di ampliarsi e accogliere un numero maggiore di clienti.

Il nostro auspicio è che il caso di Prato sia da esempio a tanti altri Comuni limitrofi e come Confcommercio continueremo a lavorare affinché ciò avvenga. Una città frequentata e vivace è una città piacevole da vivere e da visitare. Qui stanno le basi per la ripartenza.”

 

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