Prato, ripresa work in progress per ristoranti, bar e locali

C’è voglia di una “nuova normalità” a Prato fra cene fuori casa e incontri di fronte a un drink nei locali.

Riparte la vita in città ma non è semplice per le aziende continuare a svolgere la propria attività fra regole e protocolli stringenti.

È tempo di un primo monitoraggio per Fipe-Confcommercio – la Federazione provinciale in rappresentanza dei pubblici esercizi – che ha svolto un’indagine presso i propri associati per fotografare la situazione a un mese dalla ripartenza di ristoranti, bar e locali.

A risultare chiara è la passione degli imprenditori che si sono fin da subito messi in gioco: giusto il tempo di adattare spazi e modalità del servizio alla normativa e tutte le attività sono tornate operative, rimandando l’immagine di una città “aperta”, pronta ad affrontare questa nuova fase, nonostante le difficoltà restino evidenti.

Sono ancora in diversi (circa il 50% gli intervistati) che, per adesso, hanno rimodulato i propri orari limitando il servizio alla cena.

Questa scelta è presa soprattutto alla luce di una diminuzione temporanea dei pranzi di lavoro che vanno di pari passo alla riapertura degli uffici e sono influenzati dalle modalità di lavoro in smart-working.

E se da una parte inizia a passare il timore di chi inizialmente era diffidente nel tornare nei ristoranti, bar e locali della città, dall’altra restano evidenti le difficoltà delle imprese visto che con le attuali regole è impossibile mantenere l’abituale numero dei coperti e, di conseguenza, gli standard di marginalità economica.

A questo si somma l’inefficienza degli aiuti previsti dallo Stato, primo fra tutti, la cassa integrazione per la quale tutti riscontrano ritardi enormi. In molti casi non è stato ancora ricevuto l’importo di maggio e ad oggi non sono note le modalità per poter richiedere la seconda tranche.

A rendere tutto più complesso è la burocrazia che limita l’accesso al credito nel momento in cui abbiamo più bisogno di liquidità. Fra le principali criticità riscontrate dai miei colleghi ci sono quelle per ottenere i finanziamenti bancari fino a 25.000 euro previsti dal DL Liquidità.

“Dopo un lungo periodo di fermo lavorativo oggi abbiamo tutti bisogno di trovare una nuova dimensione di normalità – afferma Tommaso Gei, presidente FIPE-Confcommercio Prato.

Iniziamo a intravedere i primi segnali di ripartenza dopo un mese di maggio molto complicato dal punto di vista economico e lavorativo.

Siamo certamente in una fase non semplice a causa delle misure anti-contagio da seguire che ci portano a ridurre in modo considerevole i posti a disposizione all’interno delle attività e a non operare, quindi, al massimo delle nostre capacità.

Di conseguenza sono fondamentali i sostegni per il settore che, di fatto, risultano inefficienti se non del tutto assenti.

C’è ancora molto da fare perché le aziende possano tirare un respiro di sollievo e tornare ad una situazione di ‘nuova serenità’ dal punto di vista economico.

Quello che chiediamo sono sostegni certi  ed efficienza nelle procedure.

Alle porte della stagione estiva è necessario dare una spinta al settore per poter intraprendere una ripartenza completa che porti le attività pratesi verso una ripresa”.

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