Prato: movida - inaccettabile la sanzione per i Frari

Sanzione al locale “I Frari”: per Fipe – Confcommercio si tratta di un provvedimento inaccettabile.

Si riaccende la bufera sulla questione movida nel centro storico di Prato a seguito della vicenda che ha visto protagonista “I Frari” di Via Garibaldi.

Una condanna, quella attribuita al legale rappresentante, a dir poco eccessiva e basata su una rilevazione svolta più di un anno e mezzo fa sui rumori esterni al locale, provocati dalle persone che sono solite sostare nella via e non da musica o suoni interni all’attività.

Per Fipe – Confcommercio è intollerabile l’attribuzione di una simile sanzione poiché significa addossare la totale responsabilità dell’alto livello dei volumi all’attività, che ha potere limitato nei confronti degli avventori che si fermano a passare la serata nella via.

Fermo restando che il rispetto delle regole è indispensabile almeno quanto la civile e proficua convivenza fra residenti e imprese – come testimonia la recente adesione di Confcommercio alla campagna Movida Consapevole – l’Associazione sottolinea l’importanza di adottare comportamenti che siano da parte di tutti favorevoli al lavoro e alle iniziative delle aziende, e che non vengano arrecati loro danni di questa portata se non realmente necessario.

La riapertura di numerosi locali in centro storico è un fatto positivo per la città che torna ad essere viva e vivace dopo anni difficili nei quali sia imprese che residenti hanno dovuto fronteggiare un considerevole e dannoso calo di frequentazione.

Obiettivo comune è certamente quello di vedere una Prato attiva e attrattiva e per farlo è necessario andare tutti nella stessa direzione, permettendo alle imprese di lavorare continuando a rispettare le regole, come hanno fatto finora.

 “Sapendo che i colleghi rispettano le regole come le rispettiamo tutti quanti, ci chiediamo come sia possibile una situazione simile. – afferma Simona Marinai, vicepresidente Fipe-Confcommercio – Non solo la pena è ingiusta, ma non può essere paragonata all’infrazione contestata, altrimenti ci troverebbero tutti colpevoli.

Vorremmo evitare che fatti simili si ripresentino per noi e per gli altri e il nostro auspicio è che le autorità di competenza si rendano conto che è necessario cambiare rotta prima che la situazione degeneri”.

 

Per informazioni

CONTATTACI SU WHATSAPP
oppure Compila il form