Prato, Confcommercio presenta al Comune le proposte per la fase 2

Interventi su imposte locali, fondo per il canone degli affitti, apertura varchi: Confcommercio presenta al Comune di Prato un elenco di proposte a sostegno del terziario, gravemente colpito dal lockdown.

 

“Servono provvedimenti urgenti e straordinari a sostegno del sistema economico del territorio o le conseguenze nei prossimi mesi saranno disastrose.

Tante imprese non riusciranno a riaprire o ad arrivare alla fine del 2020 e tanti lavoratori che perderanno la propria occupazione.

 

Passare dall’emergenza sanitaria alla crisi economica più grave dal secondo dopoguerra ad oggi, è un rischio che dobbiamo cercare di arginare in ogni modo.

 

Per questo, dopo le richieste che abbiamo avanzato lo scorso 10 Marzo, torniamo a rivolgerci all’Amministrazione locale con un elenco di azioni necessarie se vogliamo che le aziende del territorio intraprendano la strada della ripartenza.

 

Fra queste, l’istituzione di un fondo per il sostegno all’affitto per gli immobili commerciali e artigiani ma anche un intervento mirato sulle imposte locali.

L’abbattimento del 50% della Tari, in primis, e il suo annullamento nei mesi del lockdown, vista la mancanza dello stesso quantitativo di rifiuti che le aziende erano solite produrre.

 

È inoltre indispensabile azzerare – dove previsto – il Cosap a partire dal mese di Marzo per i dehors degli esercizi di somministrazione concessi su aree pubbliche, mercati, fiere e posteggi isolati, spazi dati in concessione a esercizi commerciali al dettaglio e strutture ricettive.

 

Proprio per i dehors chiediamo la loro estensione per i locali di somministrazione, in modo da permettere di recuperare all’esterno del locale lo spazio perso all’interno a causa delle misure di sicurezza che dettano nuove distanze interpersonali.

 

Il settore turistico – fra quelli maggiormente danneggiati dall’emergenza Covid già a partire dai mesi precedenti al lockdown – deve poter contare sull’azzeramento dell’imposta di soggiorno e sull’annullamento dei tiket per i bus turistici.

 

Anche la mobilità ha bisogno di modifiche immediate nelle aree dove sono previste limitazioni: con l’introduzione del take away per bar e ristoranti è indispensabile l’apertura dei varchi Ztl nella fascia oraria dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 19.00 alle 20.00 per consentire il ritiro delle ordinazioni nelle attività del centro, in modo da evitare affollamenti per strada.

 

Per garantire il delivery riteniamo utile estendere fino alle 23.00 le autorizzazioni per il carico e lo scarico nel centro storico.

 

Lo stesso principio sarà valido per le attività commerciali nel momento in cui potranno ripartire, con l’apertura del varchi dopo le 18.00.

 

Favorire l’accesso alle aree centrali della città sarà essenziale, per questo serve la gratuità della prima ora di sosta nei parcheggi di attestamento e nei parcheggi a sosta lunga.

 

Chiediamo al Comune di svolgere il suo ruolo di guida nel territorio provinciale nell’attivazione dei suddetti strumenti.

 

Le imprese non potranno affrontare una ripartenza senza interventi che vanno nella stessa direzione”.

 

 

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