Prato, bene ridare stagionalità ai saldi ma servono dei correttivi

Da ripensare la calendarizzazione dei saldi estivi per i negozianti pratesi: bene ridare stagionalità alle vendite ma è necessario tenere conto delle diverse dinamiche territoriali.

Positiva, invece, l’ipotesi di posticipare l’inizio dell’appuntamento invernale a fine Gennaio o ai primi giorni di Febbraio, allo scopo di ridare un’effettiva stagionalità ai capi.

È questo, in sintesi, il bilancio che emerge dall’indagine svolta da Confcommercio presso le proprie attività associate di Prato.

L’avvio posticipato al 1 Agosto, infatti, unito alla poca affluenza in città durante il mese e alle vendite promozionali anticipate a luglio, ha influito negativamente sull’andamento della stagione.

È certo, i saldi estivi suscitano sempre un forte richiamo per gli amanti dello shopping, e in tanti si sono riversati nei negozi della città per approfittare fin dai primi giorni degli sconti che si sono mossi dal 20-30% delle prime settimane fino al 50% applicato durante l’ultima.

Allo stesso tempo però non sono mancati i cittadini che in Agosto hanno lasciato Prato per le vacanze estive, limitando quindi gli acquisti sul territorio.

Sebbene sia impossibile fare paragoni, infatti, lo stesso mese di saldi ha registrato un calo delle vendite rispetto allo scorso anno, da imputare in primis alle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19.

A non convincere le imprese restano però le vendite non ordinarie concesse a Luglio che hanno privato in parte i saldi del loro richiamo.

Per evitare che questo accada – ribadisce Confcommercio – serve una regolamentazione precisa e dei controlli tesi al rispetto delle stesse regole da parte di tutti.

Si tratta di considerazioni da tenere in conto soprattutto in vista dei saldi invernali e della possibilità di una loro posticipazione che – a detta di tutti – risulterebbe fondamentale.

 

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