Pistoia, dehors: a rischio il dialogo con il Comune

Riapertura del Voronoi mercoledì con i dehors e nuovo patto per lo sviluppo ed il sostegno del comparto Sala e del centro storico.

 

Queste le richieste che Fipe-Confcommercio – la Federazione dei Pubblici Esercizi – formula all’Amministrazione Comunale di Pistoia dopo la deprecabile vicenda che ha portato alla chiusura della Ristocaffetteria Voronoi.

 

Fipe-Confcommercio in rappresentanza degli oltre 70 locali che animano la Sala e le strade di immediato contorno, con oltre 500 addetti lancia quindi al Comune una proposta per riaprire immediatamente un confronto.

 

Gli effetti del Codice di Autoregolamentazione sottoscritto da quasi tutti i locali dell’area ,che avevano visto un impegno delle imrpese a rispettare regole non imposte da norme di legge, potrebbero definitivamente scemare se non si interviene concretamente con un nuovo patto.

 

Negli ultimi tempi, a partire dallo scorso mese di Dicembre, in città si è guardato più alla forma che alla sostanza. Si chiudono i locali perché utilizzano ombrelloni di dimensioni diverse rispetto a quelle proposte da qualche soggetto componente un tavolo tecnico, non si rinnovano le concessioni dei dehors per pagamenti del canone ritardati di alcuni giorni.

 

Uno scenario che si ripeterà fra pochi mesi (la replica di ciò che è successo lo scorso anno) se non si interviene subito e con fatti concreti non con proclami che non servono a nessuno.

 

Di contro si chiede ai locali di adottare comportamenti di buon senso riassunti nel codice autoregolamentazione andando oltre quelli che sono gli obblighi di legge su temi quali la disciplina degli orari di apertura , la vendita di da asporto di recipienti chiusi la raccolta dei rifiuti, la presenza degli steward. Dall’altro lato però ci si accapiglia per cercare commi e cavilli contenuti negli eccessivi regolamenti comunali che impediscono un qualificato e sano sviluppo del comparto.

 

Quindi o si rema entrambi (ma per entrambi intendiamo tutta la struttura comunale sia la parte politica che quella tecnica) nella stessa direzione oppure se si deve andare in punta di diritto allora non hanno più senso accordi e codici.

 

I locali della Sala e il nostro centro storico per vivere, per garantire occupazione, per far sì che la nostra città possa accreditarsi come destinazione turistica necessitano che le istituzioni siano al loro fianco. Per stare sul mercato i locali devono rinnovarsi, devono seguire le tendenze che la società continuamente propone ma occorrono certezze per programmare investimenti futuri. Occorre mettere in condizione i locali di poter investire, e lavorare in tranquillità nel sostanziale rispetto delle regole. Da un anno a questa parte invece di assumere cuochi e camerieri si stanno pagando gli avvocati. 

 

Occorre che la città di Pistoia sia messa in condizione di competere in modo sano con gli altri centri storici e con le principali destinazioni e luoghi di aggregazione dell’Area Metropolitana: Prato, Lucca, Montecatini Firenze, Empoli, la Versilia. I locali pistoiesi lavorano soprattutto con turisti e area metropolitana. I soli cittadini pistoiesi residenti non sono infatti in grado di sostenere economicamente il numero dei locali e l’occupazione in essa presenti. E per questo le regole devono essere uniformi.

 

Da anni si chiede di fare musica dal vivo ma da questo orecchio non ci si sente. La possibilità di fare musica dal vivo, così come la possibilità di garantire una sosta nell’immediata prossimità del centro storico sono elementi fondamentali che si devono agevolare se si crede nello sviluppo del centro storico.

 

Se il Comune ha realmente volontà di sostenere la crescita del comparto allora si faccia riaprire il Voronoi mercoledì con i dehors invece di attendere le lungaggini burocratiche della conferenza dei servizi,  si scriva subito  un nuovo patto per lo sviluppo ed il sostegno del comparto e se ne dia subito attuazione, senza poi però fermarsi di fronte al primo cavillo burocratico di cui i regolamenti del nostro comune abbondano.

 

Anche se ormai la stagione e' quasi finita si creino le condizioni per ripartire subito con il piede giusto per il 2017 anno in cui la nostra città e' stata proclamata capitale italiana della cultura evento sul quale anche il comparto della somministrazione può assumere un ruolo di forte collaborazione naturalmente se se ne creano le condizioni.

 

Si approvi finalmente il regolamento sui dehors accogliendo le osservazioni di buon senso che sono state presentate alcuni mesi fa che tutti a parole dicono di condividere ma che ancora non sono state minimamente prese in considerazione.

 

Prendiamo il coraggio a piene mani e diamo un segnale immediato e forte che vogliamo bene alla nostra città, alle nostre imprese, ai nostri giovani e al nostro centro storico.

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