Pistoia, area ex Breda: un'altra occasione persa

“L’area Ex Breda non può permettersi un’altra asta deserta.

È necessario mettere in campo nuove azioni per ridare prospettiva a una delle zone strategiche di Pistoia e all’intera città”.

 

È con queste parole che Confcommercio commenta la mancanza di proposte presentate per la seconda asta fallimentare riguardante la ripartenza di una delle zone strategiche della città.

 

“Siamo preoccupati per la permanente situazione di stallo nella quale, ormai dal 2016, è caduta l’area ex Breda ma soprattutto ci amareggia la mancanza di nuove iniziative in grado di trovare soluzioni per l’imminente futuro.

 

Parliamo già di due aste che, nel giro di pochi mesi, non hanno ricevuto proposte e il rischio è che, intervenendo sulla sola leva del prezzo, si vada incontro ad una nuova occasione persa.

 

È ormai chiaro che le attuali condizioni non riescono a richiamare investitori con la volontà completare il progetto che – come da piano – è determinante per portare a compimento l’evoluzione della zona sud di Pistoia.

 

In particolare risulta prioritaria la realizzazione del parcheggio, la cui mancanza ha lasciato un vuoto nel servizio di sosta limitrofo alla stazione ferroviaria e si continua a rilevare un’assenza di posti auto in un’area che rappresenta una delle essenziali porte d’ingresso alla città.

 

Non solo. l’esecuzione del parcheggio previsto contribuirebbe a risolvere almeno in parte il nodo della sosta per l‘accesso al centro, favorendone la sua raggiungibilità.

 

Allo stesso tempo resta inconcluso l’hotel previsto dal progetto – polo congressuale con 141 camere – rischiando quindi di vanificare il lavoro fatto finora sull’immobile e ponendo un evidente freno allo sviluppo del settore turistico locale.

 

Riteniamo che nemmeno un’eventuale rimodulazione o addirittura una netta riduzione nel prezzo proposto in un nuovo bando potrebbe essere determinante per trovare una soluzione.

 

Sarebbe utile avviare un’attività di animazione e di relazione per sottoporre la proposta a possibili investitori, in particolare a specialisti del settore quali gruppi finanziari e brand internazionali che sono soliti fare grandi investimenti nel loro settore. Creare meccanismi di avvicinamento verso questi soggetti potrebbe essere il viatico per risolvere la situazione e valorizzare le opportunità che derivano sia dall’albergo, sia dall’area di sosta.

 

A questo proposito, l’Associazione si mette a disposizione dell’Amministrazione comunale per trovare soluzioni.

Non possiamo permetterci un’altra fumata nera, è in gioco il futuro della città”.

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