“Olio in Sala”: buona la prima, ora si lavora per dare continuità alla manifestazione

Soddisfatti produttori e ristoratori, che chiedono di anticipare di un mese la prossima edizione

Pistoia, dicembre ’22. Buona la prima per “Olio in Sala”, la manifestazione dedicata alla cultura olearia, andata in scena lo scorso 18 dicembre. L’appuntamento, organizzato grazie alla sinergia tra Confcommercio, Coldiretti-Campagna Amica e Consorzio Turistico Città di Pistoia, si è rivelato motivo d’attrazione per cittadini, curiosi e turisti, che hanno approfittato del meteo favorevole per godersi la mostra mercato allestita sulla Sala e nelle vie circostanti. Circa 30 produttori provenienti da tutta la Toscana hanno dialogato con ristoratori e negozianti, componendo un percorso di degustazioni e acquisti che è risultato particolarmente apprezzato. Un momento anche ludico che ha una forte valenza per il settore olivicolo, alle prese con il cambiamento climatico che necessariamente impatterà sul settore, e per la ristorazione che negli ultimi anni vive sulle montagne russe, tra chiusure per pandemia, forte ripresa, ed esplosione dei conti energetici e non solo.  La sinergia è la giusta modalità per affrontare il futuro.

 

“Siamo soddisfatti di come è andata – è il commento di Tiziano Tempestini, Direttore di Confcommercio Pistoia e Prato – perché l’evento ha attratto davvero un buon numero di persone, valorizzando una eccellenza del territorio e coinvolgendo le attività. Ora lavoreremo sulle proposte costruttive che ci sono pervenute per dare continuità all’appuntamento, perfezionandolo e rendendolo sempre più appetibile all’esterno”. 

“Abbiamo aderito con entusiasmo –spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore di Coldiretti Pistoia-. È necessario valorizzare ancor di più il nostro olio, dando consapevolezza ai consumatori di quanto vale l’extravergine toscano. Abbiamo portato la fatica e le capacità di chi raccoglie le olive e le trasforma per dare ai consumatori la giusta percezione di cosa ci sia dietro un filo d’olio, assaggiando e ascoltando il racconto dei produttori agricoli prima di degustarlo, magari sopra una bistecca dentro al ristorante. Una grande idea, che affineremo anche grazie ai consigli delle aziende, ristoratori e olivicoltori che hanno fornito, oltre alla consapevolezza della valenza dell’iniziativa, preziose indicazioni.

 

“È andata bene - commenta il ristoratore Paolo Boccardi, di Gargantuà – perché la partecipazione non è mancata: in molti si sono fermati da noi per degustare e acquistare, complice anche la bella giornata. Siamo partiti da un format di successo come Vini in Sala, declinando la proposta su un altro prodotto tipico del territorio toscano, ed ha funzionato. Certo, al netto di un’esperienza positiva, si trattava pur sempre di un progetto pilota, che può essere limato e migliorato. Credo che la prossima edizione potrebbe essere anticipata di un mese, in concomitanza con la frangitura, e che potremmo coinvolgere altri produttori, penso ai panificatori ad esempio, che si intersecano a meraviglia con il format. Infine, concentrerei ulteriormente la mostra mercato per valorizzarla ancora di più”.

 

“Finalmente qualcosa di serio sull'olio –commenta Giuditta Vaiani, dell’agriturismo Abbombrì di Montemagno-. Certo gli aggiustamenti da fare sono tanti. Ad esempio preventivamente si potrebbe fare la presentazione di produttori e ristoratori in piazza”. 

Analoga esigenza esprime Tommaso Dami, di Ager Oliva: far promuovere l’evento ai ristoranti sui loro canali social, parlando dell’olio e dell’azienda che ospiteranno.

 

Concorda il ristoratore Daniele Andreotti, di Voronoi e Michi: “Come per ogni prima edizione – osserva – ci sono aspetti migliorabili, ma nel complesso è andata bene. I produttori hanno venduto, perché l’idea era interessante, l’olio nuovo esprime qualità e il meteo ci ha aiutato. Anche io penso che, per il prossimo anno, dovremmo anticipare i tempi di un mese, per fare in modo che l’assaggio dell’olio nuovo sia un fatto inedito davvero per tutti. Noi, nello specifico, abbiamo esaltato con questo nettare alcuni piatti della tradizione, come la farinata di cavolo nero, la zuppa di farro e il crostone con cavolo nero e fagioli cannellini, ma anche il baccalà cotto a bassa temperatura e la   bistecca”.

 

Entusiasta Michele Fadanelli, dell’omonimo agriturismo a Lamporecchio. “Evento ben organizzato grazie alla sinergia di varie associazioni di categoria e soggetti del territorio: dagli aspetti logistici, al materiale espositivo fornito il loco. Proficuo il confronto diretto con il pubblico, nonché quello tra i produttori stessi incontrati durante la giornata e il mondo della ristorazione. Il tutto inserito in un vivace contesto del centro città”.

“L’evento ha funzionato – evidenzia Riccardo Ghelli della Locanda del Capitano – grazie alla qualità dei prodotti e alla giornata di sole. Ogni volta che riusciamo ad allestire una proposta di spessore sulla Sala, il riscontro è sempre positivo. Per il prossimo anno coinvolgerei i panificatori, perché il pane, che noi abbiamo fornito a molti stand, è l’alleato ideale dell’olio nuovo. Il mese giusto per la prossima? Sicuramente novembre”.

 

“L'evento ha sicuramente dato valore all'Olio ed alla sua filiera -commenta Elena Vettori del Podere Villa Soldi di Germinaia-. Il centro storico e la Sala in particolare è il suo habitat ideale, da sempre luogo di commercio alimentare per la nostra città, luogo di relax, passeggiate e shopping.

Va sviluppato il format in sinergia con i locali: il cliente deve essere maggiormente invogliato ed appassionato. E poi avrebbe il giusto effetto vestire la Sala di piante di ulivi delle diverse cultivar toscane”.

 

Bene la prima anche per Marco Massai, di Escobar: “Ho notato un grande movimento sulla Sala e in via dei Fabbri – commenta – mentre in via Roma, anche a causa della rimozione obbligatoria dei Dehors e del concomitante mercato, abbiamo ingranato meno per quanto concerne vendite e degustazioni. Nonostante questo, l’idea è stata molto apprezzata da chi è venuto a pranzo o a cena. La nostra rosetta scavata con zuppa di legumi, gamberone e capasanta, così come il cocktail Martini all’olio nuovo, hanno suscitato commenti positivi. Anche io anticiperei di un mese, il prossimo anno”.

 

Su questo punto tutti concordano, il cattivo tempo ha spostato troppo in avanti l’evento e questo ha tolto patos all’iniziativa, che è dedicata all’assaggio dell’olio nuovo. Quindi si lavora alla prossima edizione per il  novembre 2023.

 

 

 

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