No alla burocrazia che blocca le imprese

Emergenza Covid al centro della prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo Confcommercio Toscana

È stato ricostituito ieri a Firenze il consiglio direttivo di Confcommercio Toscana.  

Gianluca Spampani, neo-eletto presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, è stato chiamato a svolgere con voto unanime il ruolo di vice-presidente dell’Unione regionale. 

Nella stessa giornata è stato rinnovato il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Toscana, in rappresentanza delle imprenditrici del terziario della Regione.  

Donatella Moica, vice-presidente di Confcommercio Pistoia e Prato con delega al territorio di Pistoia e presidente del Gruppo  interprovinciale del Terziario Donna, è stata eletta per acclamazione alla presidenza del Gruppo Toscano che guiderà per i prossimi cinque anni. 

Si tratta di due importanti riconoscimenti che, prima di tutto, premiano la professionalità, il dinamismo, la qualità dei due eletti come imprenditori e come dirigenti, e che tengono poi conto del valore dell’Associazione interprovinciale nel panorama regionale. 

E già nella riunione di ieri il consiglio di Confcommercio Toscana ha aperto la riflessione sulle difficoltà che il terziario sta attraversando, soprattutto in relazione all’emergenza sanitaria e all’applicazione del controllo del Green Pass.  

“Fin dall’inizio abbiamo sostenuto la campagna vaccinale con convinzione, poiché soltanto attraverso la corretta applicazione dei suoi strumenti le nostre imprese possono tornare a svolgere il proprio lavoro e a fare progetti per il futuro – afferma Gianluca Spampani, presidente Confcommercio Pistoia e Prato. 

Il rischio che corriamo adesso però e passare dall’emergenza sanitaria a quella burocratica e non possiamo permettercelo. Le complicazioni burocratiche, infatti, tengono bloccati, noi, i nostri dipendenti e le nostre imprese, per non parlare dei clienti, per decine di giorni, impedendoci di fatto di svolgere la nostra attività per lunghi periodi. Come una sorta di lockdown non dichiarato, ma purtroppo effettivo.
 

Ci sono aspetti applicativi da rivedere al più presto, a partire dall’onere di verifica e controllo del Green Pass attribuiti agli imprenditori che sono impegnati nella propria attività e non dovrebbero sostituirsi alle autorità di Pubblica Sicurezza. 

Soprattutto è indispensabile appianare le discriminazioni fra le differenti attività, come quelle che risultano evidenti con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni a partire dal 1° Febbraio. 

Per questo, insieme al consiglio regionale, abbiamo chiesto alla Confederazione nazionale un intervento urgente, valutando ogni possibilità di azione contro la palese incostituzionalità di provvedimenti così discriminatori. 

In questo senso apprezziamo l’azione coordinata delle Regioni per il superamento di queste contraddizioni attraverso l’alleggerimento degli oneri burocratici, l’accorciamento dei termini e il ritorno alla normalità, come avvenuto in altri Paesi con situazioni simili alla nostra, con il conseguente progressivo ritiro delle disposizioni normative”. 

 

 

Per informazioni

CONTATTACI SU WHATSAPP
oppure Compila il form