Montagna P.se, stop ai rincari sui contributi di bonifica

Gravi disagi per le imprese della Montagna a causa dei rincari subiti negli ultimi anni dai contributi di bonifica dovuti al Consorzio 1 Toscana Nord.

 

Per Confcommercio serve una profonda revisione della tariffa che porti delle sostanziali riduzioni. A rischio è la sopravvivenza l’intero tessuto commerciale ed economico dell’area.

 

“Gli incrementi subiti dalla tariffa negli ultimi anni sono a tutti gli effetti allarmanti: nel 2016 le aziende sono arrivate a pagare oltre il 90% in più del 2015 e a poco è servita in confronto la discesa del 10% del 2017, seguita da un lieve rincaro del 3% nel 2018.

 

Oggi il contributo di bonifica presenta costi altissimi che gravano in modo determinante sui bilanci delle imprese, colpendo in particolar modo le strutture alberghiere.

 

Se vengono considerate la stagionalità di queste attività, da una parte, e le persistenti difficoltà economiche che affliggono il contesto della Montagna, dall’altra, è evidente come qualsiasi aggravio nel contributo di bonifica diventi insostenibile per il sistema imprenditoriale locale.

 

Seppur a conoscenza del piano di recupero messo in atto dal Consorzio 1 Toscana Nord – prosegue Confcommercio – che coinvolge una serie di contribuenti finora esclusi in modo da portare a un progressivo abbassamento dell’imposta, ciò non basta a tutelare le aziende del territorio.

 

La nuova determinazione del contributo risulta a tutti gli effetti insostenibile ed è urgente riportare la soglia della tariffa a un livello di sostenibilità pari a quello proposto nel 2015.

 

Penalizzare le imprese del territorio con costi sempre più pesanti significa mettere a rischio la loro stessa esistenza con la possibilità di nuove chiusure di attività su un territorio già gravemente in perdita. È uno scenario che non ci possiamo permettere e che insieme alle istituzioni dobbiamo ad ogni modo scongiurare”.

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