Mercati non alimentari: vogliamo riaprire il 18 Maggio

 “Mercati non alimentari dimenticati dal Governo: vogliamo ripartire il 18 Maggio.

Come farlo? Siamo pronti a concordare le misure di sicurezza con le Amministrazioni comunali che consentano lo svolgimento della nostra attività e la stessa sopravvivenza della categoria”.

 

Fiva-Confcommercio – il sindacato in rappresentanza dei venditori su aree pubbliche – è decisa nell’indicare una data di riapertura per il settore, al momento non prevista dall’ultimo DPCM.

 

“La ripartenza dei mercati alimentari ci ha dato la prova che è possibile tornare a operare e farlo nel rispetto delle norme sulla sicurezza.

Adesso sta a quelli riguardanti gli altri settori merceologici, non possiamo rimandare.

 

La nostra attività è stata sospesa fin dai primi di Marzo con l’inizio del lockdown, proprio come quella di tante aziende.

Sono stati mesi difficili che hanno portato conseguenze gravissime agli operatori, fra costi, burocrazia e rimanenze di merci impossibili da smaltire.

 

È inaccettabile che la nostra ripartenza non sia prevista insieme a quella delle attività commerciali, non ha alcun senso.

Ancora di più se pensiamo che i mercati si svolgono all’aria aperta, una condizione che di per sé dovrebbe costituire un vantaggio rispetto all’emergenza sanitaria, non una penalità.

 

Siamo certi che applicando le stesse misure di sicurezza previste per gli operatori del settore alimentare - distanze si sicurezza, utilizzo mascherina, disposizione dispenser con soluzioni igienizzanti o guanti – dal 18 Maggio potremmo tornare dietro ai nostri banchi e cercare così di mantenere in vita il settore.

 

Per farlo abbiamo bisogno del sostegno delle Amministrazioni comunali alle quali chiediamo agevolazioni sui tributi, primo fra tutti il canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap) per il quale chiediamo l’annullamento per tutto il 2020.

 

Siamo pronti a confrontarsi con i singoli Comuni per definire le misure per la ripartenza.

Non possiamo più aspettare, ogni giorno perso è un danno irreparabile per la categoria”.

 

 

 

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