“La Green Valley come destinazione turistica”: il 27 gennaio workshop di Confcommercio

Confronto tra decisori pubblici e privati per costruire una strategia comune di attrazione turistica sul territorio di Pistoia e Prato

Pistoia e Prato, gennaio ’23. La Green Valley come destinazione turistica”: è il tema al centro del workshop organizzato da Confcommercio Pistoia e Prato per il prossimo venerdì 27 gennaio, destinato a mettere a confronto decisori pubblici e privati per costruire una nuova strategia di attrazione turistica. 

La giornata di lavori, intitolata nello specifico “Destination Management Organization – Disegniamo insieme una nuova identità territoriale”, si svolgerà dalle 9.30 alle 16 nella sede pistoiese di Confcommercio (Viale Adua 128). Sarà guidata da Strategique, think-tank basato ad Harvard e diretto dal Professor Ferdando G. Alberti, decisivo per la redazione di un Piano strategico di competitività per le province di Pistoia e Prato, il cui esito si traduce – appunto – nel progetto di un brand The Green Valley che accomuni i due territori. Al tavolo di coordinamento siederà anche la Dottoressa Federica Belfanti, Ricercatrice Strategique. 

Un momento di riflessione collegiale, dunque, pronto a coinvolgere numerosi attori. Dal versante istituzionale si registra la presenza di Luca Marmo (Presidente provincia di Pistoia), Alessandro Tomasi (Sindaco Pistoia), Luca Baroncini (Sindaco Montecatini Terme), degli assessori Gabriele Sgueglia (Comune Pistoia), Alessandro Sabella (Comune Pistoia), Gabriele Bosi (Comune Prato), Elena Sinimberghi (Monsummano Terme), Dario Di Giacomo (Comune Carmignano), Clio Cinotti (Comune San Marcello pistoiese) e, per le Fondazioni, di Giuseppe Gherpelli (Fondazione Teatrale Pistoiese), Lorenzo Zogheri (Presidente Fondazione Caript) e Diana Toccafondi (Presidente Fondazione Cariprato) e i presidenti Regionali di Fipe e Federalberhi. 

“Dopo aver aiutato gli stakeholder del territorio a costruire una identità condivisa ed elaborare un piano strategico articolato attorno a cinque priorità di intervento – commenta il Professor Alberti -  è ora il momento di entrare nella implementazione di ciascuna linea, cominciando da quella che ci pare essere la più urgente e necessaria per fornire a questo contesto una cabina di regia unitaria nell’attrazione di flussi di turismo e investimento nelle due province. Occorre dotare il territorio di una strategia di destination management e soprattutto di una destination management organization che possa esercitarne la governance, mettendo a sistema istanze, aspettative e azioni di tutti gli attori pubblici e privati. Il nostro approccio di lavoro, partecipato e fondato su strumenti creativi che favoriscono il brainstorming di gruppo, ci consentirà di uscire dalla giornata di lavoro con indicazioni pratiche e puntuali sui passi da compiere perché la Green Valley possa diventare a tutti gli effetti una destinazione turistica”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Gianluca Spampani, Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato: “Quella in programma – osserva – sarà un’occasione di confronto fondamentale nell’ambito del percorso pensato per favorire lo sviluppo competititvo dei nostri territori. È una strada ambiziosa, che intendiamo percorrere al fianco di tutti gli stakeholder: facendo leva sui punti di forza che ci accomunano è realmente possibile tratteggiare una nuova identità turistica per le nostre province”. 

L’evento è il primo di una serie di workshop di lavoro concepiti per dare sostanza – dopo la presentazione pubblica dell’11 luglio scorso - al piano strategico promosso da Confcommercio, attraverso un’attività collegiale di messa a terra delle azioni necessarie da compiere per realizzarlo.

Lo sviluppo di una destination management organization è, peraltro, una delle cinque linee strategiche previste dal piano. Un pacchetto di azioni che sostanziano la Green Valley e che prevedono lo sviluppo green del commercio di prossimità e digitale, il riposizionamento dell’offerta eno anche -gastronomica del territorio, la promozione dello sviluppo sostenibile e digitale del cluster tessile e dell’abbigliamento, ed uno stimolo alla collaborazione con il cluster del floro-vivaismo. 

 

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