Confcommercio Pistoia e Prato

Il 2022 parte con il freno per le aziende del settore moda di Confcommercio Pistoia e Prato.  
Dopo una fine 2021 buona dal punto di vista delle vendite, il 94% ha registrato un rallentamento dei consumi dall’inizio del 2022 e il 56% prevede nei mesi di Gennaio e Febbraio una diminuzione media del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021. 
C’è attesa per l’allentamento delle misure anti-contagio che permette di ridare ossigeno alla categoria. 

A fare una fotografia dell’andamento e delle previsioni sul commercio per le attività della moda è una ricerca svolta da Federmoda-Confcommercio Pistoia e Prato fra i propri associati della provincia. 

Pochi fra questi (21%) prevedono di chiudere i primi due mesi del 2022 con il segno più con un aumento medio delle vendite che si aggira intorno al 20%. Il 23%, invece, degli intervistati non vede cambiamenti rispetto ai mesi di Gennaio e Febbraio 2021. 

Migliora leggermente il quadro guardando al primo semestre 2022 rispetto a quello dello scorso anno: il 44% prevede una diminuzione media dei consumi del 25%, il 32% si attesta sulla stabilità, mentre per il 24% degli intervistati ci sarà un aumento medio del 20%. 

“Come abbiamo visto nei mesi conclusivi del 2021, a giocare un ruolo determinante èla diminuzione delle limitazioni anti-covid che in questi ultimi mesi hanno caratterizzato la vita di famiglie e cittadini – afferma Sergio Tricomi, presidente Federmoda-Confcommercio Pistoia e Prato. 
A fronte di una minor diffusione del virus, infatti, le persone si sentiranno più libere di uscire e di riprendere le proprie abitudini.  
Determinante sarà senza dubbio la ripresa degli eventi e delle cerimonie ma, al loro fianco, serviranno anche interventi governativi a sostegno del settore, iniziative sul territorio e strategie digitali rinnovate. 
Ciò che ci preoccupa di più è la perdita del potere d’acquisto delle famiglie che dovranno fare i conti con costi crescenti dovuti, fra le altre cose, al caro energia.”