IL FUTURO DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI PISTOIA E DI MONTECATINI TERME

I Centri Commerciali Naturali di Pistoia e di Montecatini Terme si evolvono e guardano al futuro

Ora, come agli inizi degli anni 2000, le Associazioni  di Categoria e le Amministrazioni Comunali intendono mettere a disposizione delle imprese operanti nei comparti commerciali dei Centri Storici dei principali centri del territorio provinciale gli strumenti più adeguati ad interpretare correttamente le proprie strategie di sviluppo e insieme alla Regione Toscana si posizionano a supporto di questi sistemi imprenditoriali.

In questa logica, l’evoluzione dei CCN di Pistoia e di Montecatini Terme può trovare la propria direzione spostando la propria azione sullo sviluppo di strategie online in una logica coordinata.

Non solo un’attività individuale, quindi, ma un’azione che tiene viva l’identità di un intero comparto, distinguendolo dagli altri e dotandolo di una propria riconoscibilità.

Dopo 16 anni dalla loro nascita, le due organizzazioni - formate dagli imprenditori del territorio - cambiano vesti per rispondere alla necessità di interpretare i cambiamenti del mercato e determinare un nuovo modo di vivere il commercio e le città.

È questo che i CCN hanno fatto fin dall’inizio del proprio percorso: intrecciare le attività con le dinamiche economiche e sociali delle due aree, influenzandole e sostenendole in ogni fase.

Eventi, iniziative di aggregazione, aperture straordinarie dei negozi hanno avuto il compito di ridare ai centri storici il ruolo di luoghi di incontro della comunità, non solo cittadina, bensì allargata.

Si sono instaurate nel cliente nuove abitudini commerciali che hanno visto sposarsi lo shopping con la musica, il divertimento e l’intrattenimento dedicati a più fasce di età.

Questa unione ha svolto un’insostituibile funzione attrattiva per giovani, famiglie e per chiunque volesse sentirsi parte della città.

Un ruolo determinante in questo progetto è stato svolto dalle aperture serali estive che, nell’arco di 16 anni – con una media di 7/8 per anno - hanno mosso circa 3 milioni e mezzo di persone fra residenti e visitatori, che hanno contribuito a sviluppare l’attrattività del territorio.

Un fenomeno che ha riscosso un crescente successo, approdato negli ultimi anni alla realizzazione delle cosiddette “Notti Bianche”, uno degli appuntamenti più attesi delle stagioni estive.

Al loro fianco, la stessa scia di successo è stata seguita dalle aperture domenicali dei negozi, nate dall’esigenza di rispondere ai ritmi dei cittadini e dei lavoratori, che potevano così dedicare il tempo libero alla famiglia e allo svago in città. Solo queste hanno portato centinaia di migliaia di persone nei due centri.

Ma non solo. 

Con il loro operato i Centri Commerciali Naturali hanno stimolato i rapporti con il turismo – soprattutto nei primi anni – creando una sinergia positiva con la filiera commerciale, attraverso la realizzazione di percorsi guidati gratuiti mirati a mettere in luce le eccellenze e le curiosità locali.

Fra le attività innovative, precedenti al boom dei social network e al loro utilizzo da parte delle aziende, c’è stata la spinta all’approdo delle attività commerciali sul web attraverso i portali di territorio. E anche l’introduzione dei concorsi a premi che hanno rappresentato – nel periodo della loro nascita - una fonte di richiamo verso i consumatori.

Inoltre, se in una prima fase la forza propulsiva dei CCN ha stimolato una costante crescita permettendo alle attività di cavalcare la buona parabola delineata dal mercato, gli anni della crisi hanno visto le due organizzazioni svolgere un ruolo di presidio sociale, determinante per contrastare la desertificazione commerciale dei centri.

Oggi però gli scenari sono completamente diversi da quelli disegnati dal 2005.

Il diffondersi della pandemia ha sospeso da oltre un anno qualsiasi evento di massa, nessun assembramento è consentito ed è sconsigliata ogni forma di aggregazione fisica.

È nata la necessità di vivere in modo diverso il rapporto con il cliente, passando da una condizione collettiva ad una dimensione one to one.

È indispensabile trovare altri ambiti di incontro per continuare a sentirsi parte di una comunità e in questo le nuove tecnologie sono state di grande aiuto nell’ultimo anno.

Il rapporto fra azienda e cliente si è spostato su canali diversi e sono state messe in atto nuove strategie per mantenersi vicini e rafforzare le relazioni esistenti.

L’esperienza sarà fisica ma anche virtuale e permetterà alle città di non perdere il grande patrimonio sociale ed economico che in questi anni hanno sviluppato e di portarlo verso una crescita futura.

Associazioni di Categoria, Amministrazioni Comunali e Regione Toscana si faranno promotrici, per e con le imprese del territorio, di azioni di digital marketing orientate a mantenere viva l’attrattività dei territori e sfrutteranno i canali de web per far conoscere l’offerta locale a un vasto pubblico.


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