Economia, Tempestini: “Estate ok con turismo, ma ci aspetta autunno in salita”

Il Direttore sullo stato di salute del commercio e delle strutture ricettive: “Tra agosto e settembre il turismo ha trainato, anche se sono mancati gli italiani. Ora contrazione consumi”

Pistoia, settembre 2023. “L’estate pistoiese è stata trainata dal turismo, ma quello che ci attende è un autunno in salita, a causa della contrazione dei consumi”. Lo dice il direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini, intervistato da La Nazione.

 

Direttore, fine estate è il tempo giusto per tracciare un bilancio.

“Per la stagione che va a chiudersi può dirsi positivo. Al netto di un luglio caratterizzato da un meteo incerto, le presenze turistiche di agosto e settembre hanno spinto notevolmente la nostra economia. L’Osservatorio Confcommercio ha rilevato ottimi flussi in città e in Montagna specie nell’ultima settimana agostana, mentre le prenotazioni crescono ulteriormente a settembre, complice la ripartenza delle cerimonie. Qualcosa però è da aggiustare”.

 

A cosa si riferisce?

“Da un lato si è avvertita ovunque una minore presenza di italiani, ma era anche fisiologico nella prima vera estate senza restrizioni legali e psicologiche. Però è da registrare che le nostre strutture, e di conseguenza i pubblici esercizi, hanno in parte sofferto questa dinamica, eguagliando ma non migliorando le prestazioni di un anno fa. Dall’altro, i grandi flussi sono stati spesso favoriti dal dilagare dell’overbooking fiorentino: questo ha abbassato la qualità del turista medio che pernotta in città, sempre più spesso incline al mordi e fuggi. Che serva affinare una strategia per gestire il nuovo turismo di massa, e non esserne dipendenti, è evidente”.

 

Bar, ristoranti e negozi hanno usufruito di questo scenario?

“Specialmente i primi. Il turismo incide anche sull’attività dei negozi, ma in misura minore. Ad ogni modo, la nostra economia locale esce irrorata da questa stagione. Adesso, però, l’autunno desta una certa preoccupazione: l’inflazione e i tassi di interesse che non scendono, uniti al generalizzato aumento dei costi, rischiano seriamente di frenare i consumi. Con la disponibilità delle famiglie che si riduce, il commercio può andare in affanno”.

 

Come si regge il colpo?

“Quando, come Associazione, parliamo a più riprese della necessità di alzare il livello di competitività di questo territorio, pensiamo anche a scenari come quello in arrivo. Una comunità che riesce a costruire un brand forte nel tempo, che fonda sui suoi tratti identitari il motivo profondo della sua attrattività all’esterno, può affrontare i saliscendi del mercato con maggiore saldezza. Le idee e le risorse affinché questo accada esistono, e non sono soltanto le nostre. Credo che, ora più che mai, la partita da giocare sia quella dell’ambizione: continuare a rimandare questo salto di qualità sarebbe oltremodo deleterio”.

 

 

Per informazioni

CONTATTACI SU WHATSAPP
oppure Compila il form