DL SOSTEGNI BIS: LA STRADA È ANCORA LUNGA

Confcommercio: un primo passo è stato fatto ma molti punti interrogativi restano aperti

“Passi avanti con il DL Sostegni Bis?  Sì, ma la strada è ancora lunga.

Se da una parte, infatti, vengono ampliati la platea dei destinatari e le risorse messe a disposizione, dall’altra, resta presente le rigidità sulla misura delle perdite di fatturato e sul tetto massimo dei ricavi.

Per molte aziende del terziario non sarà facile avere accesso alle risorse e resta alto il rischio di possibili chiusure entro la fine dell’anno.”

È questo il commento di Confcommercio Pistoia e Prato il giorno dopo l’approvazione del DL Sostegni Bis da parte del Consiglio dei Ministri.

“Alcune delle nostre richieste sono state accolte in questo provvedimento ma non dimentichiamoci che commercio, turismo e servizi hanno rappresentato – e in alcuni casi ancora rappresentano – il capro espiatorio di questa pandemia. Il terziario ha registrato nel 2020 in Italia una caduta dei consumi pari a 107 miliardi di euro.

La maggior parte delle attività di Pistoia e provincia sono state sospese dal 27 Febbraio al 12 Aprile e nella provincia di Prato, dal 15 Marzo al 17 Aprile (zona rossa).
Altre dal 14 Febbraio al 25 Aprile (zona arancione) e altre ancora non hanno avuto un giorno di lavoro dall’inizio dell’anno.

Bene, quindi, il fondo speciale dedicato alle attività chiuse per 4 mesi dal 1° Gennaio all’entrata in vigore del Decreto, ma per chi è stato chiuso per 71 giorni quali sono le prospettive?

Ci sono gli interventi a fondo perduto ma resta comunque forte l’esigenza di più ampie moratorie fiscali che, ancora una volta, risultano insufficienti.

Per quanto riguarda il lavoro, invece, appaiono positive le disposizioni in materia di contratti di rioccupazione e la decontribuzione alternativa alla Cig per il settore del turismo, ma proprio per quest’ultimi poteva e doveva essere fatto di più.

Vediamo inoltre in fondo dedicato alla Tari che il Governo mette a disposizione dei Comuni per coprire i costi derivanti dalla gestione dell’imposta, dando loro la possibilità di applicare riduzioni maggiori per le utenze non domestiche, attingendo al residuo del precedente credito messo a disposizione nel 2020.

Un’azione che certamente va incontro alle nostre esigenze ma che lascia ancora troppi punti interrogativi aperti.

Il tema della Tari ci vede più che mai attenti vista la costante azione che stiamo svolgendo con le Amministrazioni comunali della provincia, chiedendo il suo legittimo azzeramento vista la mancata produzione di rifiuti da parte di molte categorie, e l’evidente calo che ha subito per altre.

Il DL Sostegni Bis lascia ancora una volta la libertà ai Comuni di determinare le tariffe, senza tenere conto che molti di questi hanno già emesso le bollette e che, di conseguenza, molte aziende rimaste chiuse per mesi si troveranno a pagare la prima rata a costo pieno, senza potersi avvalere di alcuna riduzione.

Non c’è ancora la certezza di riduzioni, né la percezione della misura nella quale verranno applicate e questa per noi è una risposta tutt’altro che sufficiente.

Gli interventi che danno sostegno e liquidità sono fondamentali ma non sono tutto – conclude Confcommercio.

Servono solidità e un progetto che garantisca a tutti di poter lavorare secondo norme e protocolli di sicurezza ormai accertati. Se lo stesso Governo non getta le basi per un rilancio del terziario, il futuro per le nostre imprese sarà ancora in salita”.

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