DISCOTECHE: FALSA RIPARTENZA

Confcommercio: impossibile sostenere i costi di gestione con capienze così basse

Falsa ripartenza per le discoteche. 
Via libera del CTS alla riapertura in zona bianca, ma a quali condizioni? 

Sono le stesse strutture a valutare l’effettiva ripresa viste le condizioni imposte dal Comitato: con una capienza massima del 35% al chiuso e del 50% all’aperto diventa impensabile coprire i costi di gestione e portare avanti l’attività. 

“Purtroppo le aziende non possono tirare il sospiro di sollievo che da troppo tempo stavano attendendo – afferma Confcommercio. 

Dopo un anno e mezzo di chiusure, arriva un’ulteriore beffa: riaprire sì ma con meno della metà delle presenze chiuso. E questa decisione viene presa proprio nel momento in cui le temperature stanno calando e si cominciano a preferire gli spazi all’interno. 

È giusto non correre rischi, attenersi a protocolli stringenti, ma oggi che questi esistono e che la percentuale di vaccinazioni effettuate continua a crescere (oltre il 79% della popolazione italiana over 12 ha effettuato l’intero ciclo vaccinale), siamo convinti che esistano altre strade per far lavorare le discoteche. Sicuramente strade diverse da una falsa speranza che, di fatto, è ciò che è stato dato al settore adesso. 

Sarebbe stato più onesto lasciarle chiuse e dare dei ristori concreti ai loro gestori? Forse si ma anche questa non può essere una soluzione da protrarre nel lungo periodo. 

C’è stato tempo per studiare le modalità di ripartenza anche per quelle attività considerate più a rischio. Non è accettabile sentire gli esperti pronunciarsi in questi termini, come se le sorti di un’attività non dipendessero dai numeri. 

Chiediamo uno sforzo in più agli esperti e alle istituzioni: progettiamo insieme una ripartenza, che sia possibile e concreta per le nostre discoteche”. 


 

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