DIGITALIZZAZIONE E SOCIALITÀ: LE DUE FACCE DELLE CITTÀ POST-COVID

Confcommercio: servono iniziative specifiche che rendano il centro storico fruibile e dinamico

Digitalizzazione e socialità, smart city e bisogno di luoghi di relazione.
È questa il binomio che nel 2021 vivono le città e soprattutto i loro centri storici.
Ma come sta cambiando il cuore di Pistoia post-Covid?

Prova a rispondere Confcommercio dopo le dichiarazioni degli imprenditori dell’area che hanno evidenziato un grande slancio del settore della ristorazione e della somministrazione e una maggior sofferenza da parte delle piccole botteghe.

“La pandemia, ormai lo sappiamo, ha portato ad una repentina accelerazione del digitale sia nei processi aziendali, sia nella vita dei cittadini. L’e-commerce ha per un periodo sostituito la vendita in negozio e si sta affermando come ramo d’impresa sul quale puntare per una crescita.

Il web e le sue potenzialità hanno aperto infinite strade di sviluppo per il tessuto imprenditoriale ma anche per la stessa quotidianità dove sempre di più si cercano servizi online e a portata di mobile.

Al contempo le restrizioni alla socialità e al contatto derivanti dalla pandemia hanno avuto effetto boomerang e la voglia di incontrarsi e stare con gli altri è oggi più forte che mai.

Di questo ne beneficiano i nostri stessi luoghi, i centri dei paesi e delle città, che svolgono un’importante funzione sociale di ritrovo e aggregazione.

Ma com’è possibile far incontrare queste differenti esigenze?
E come valorizzare i negozi di vicinato e le botteghe nelle dinamiche di mercato nel 2021?

Servono in primo luogo politiche e iniziative che riportino dinamismo nel centro della città e che aumentino la sua vivibilità e accessibilità.

Per questo è necessario sciogliere quei nodi che ancora oggi persistono e che ne limitano la fruizione come, da sempre, la difficoltà di parcheggiare e la scarsa disponibilità di aree di sosta.

Inutile dire, poi, che negli ultimi anni, la grande assenza di iniziative di animazione territoriale hanno fatto sentire la propria mancanza, facendo venire meno le leve di attrazione capaci di far muovere cittadini e visitatori.

L’esigenza di valorizzare le attività locali c’è ma non possiamo farlo con lo sguardo rivolto al passato: dobbiamo adottare soluzioni nuove che, da una parte, colgano le opportunità di sviluppo ed espansione date dal mondo digitale e, dall’altra, rispondano a quell’esigenza di contatto umano e di esperienze che emerge in modo sempre più evidente.

Siamo quindi disponibili ad avviare un confronto che coinvolga l’Amministrazione e le realtà del centro, al fine di dare al cuore della città e alle sue imprese le prospettive che cercano.”

 

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