Confcommercio al Comune di Pistoia: servono sforzi straordinari a sostegno dell'economia

“Ci stiamo avvicinando al momento della partenza per molte attività del territorio ma i rischi per la loro sopravvivenza sono ancora forti.

Il vero pericolo è infatti che tante attività arrivino a chiudere dopo uno o due mesi e non possiamo accettarlo.

Servono sforzi straordinari da parte di tutti, anche dall’Amministrazione Comunale”.

 

Confcommercio torna dopo due settimane a rivolgersi al Comune di Pistoia con un programma di proposte a favore della ripartenza delle attività.

 

“Accogliamo positivamente gli interventi messi in campo dall’Amministrazione che rispondono alle richieste avanzate lo scorso 25 Aprile..

Ci stiamo però muovendo a vista nella “fase 2” fra incertezze e criticità che ogni giorno diventano più grandi e abbiamo bisogno di un impegno maggiore su tutti i livelli da parte delle Istituzioni per salvare il tessuto economico locale.

 

Per questo torniamo a chiedere per l’anno 2020 l’istituzione di un fondo per erogare contributi per gli affitti commerciali e di uno per il rimborso IMU sugli immobili commerciali nei quali l’attività viene esercitata direttamente dal proprietario.

 

È essenziale da un lato rendere più appetibile la città con l’abolizione dell’imposta di soggiorno e dall’altro alleggerire le imprese dai costi con l’azzeramento del canone sulla pubblicità fino al 31 Dicembre 2020, nonché l’abbattimento della Tari dal momento della riapertura delle attività fino alla fine dell’anno.

 

Ma anche l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi per le rate delle tasse comunali non pagate alle scadenze di Gennaio e Febbraio e la proroga dei pagamenti delle tasse comunali all’ultimo trimestre dell’anno.

 

Proponiamo inoltre per il 2020 l’annullamento dei costi per il rilascio dei permessi per l’accesso al centro nonché l’introduzione di due ore di sosta gratuita negli spazi blu.

 

Parallelamente sarà Fondamentale prevedere lo stanziamento straordinario per l’effettuazione di una campagna di comunicazione a sostegno della riapertura delle attività commerciali per dare informazioni chiare e certe ai consumatori e ampliare la possibilità di visibilità per le imprese.  In assenza di eventi chiediamo che le risorse destinate dal Comune a quelli siano utilizzate per una grande campagna di comunicazione della città a livello toscano, visto che sarà principalmente sul territorio regionale e soprattutto nei primi mesi si giocherà la mobilità delle persone.

 

Chiediamo l’abolizione della burocrazia per la richiesta di ampliamento dei dehors e la rideterminazione delle modalità di apertura di fiere e mercati nell’area comunale.

 

È importante che tali provvedimenti trovino applicazione in modo urgente ed efficace, proprio com’è già avvenuto per altre realtà comunali vicine alla nostra (pensiamo a Lucca, Pisa, o spostandoci un po’, a Bologna) o gli scenari che ci troveremo di fronte saranno devastanti.

 

Senza un cuscinetto di aiuti per il 2020, le imprese non possono sopravvivere.

È un finale che non vogliamo in alcun modo scrivere”.

 

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