Agevolazioni Tari per le imprese chiuse durante il lockdown

Agevolazioni sulla Tari per le attività sospese durante il lockdown: una boccata d’aria per le imprese.

 

Con queste parole Confcommercio accoglie positivamente l’iniziativa di diversi Comuni della provincia di Pistoia – come Chiesina Uzzanese, Quarrata e Serravalle P.se – che, a sostegno delle aziende locali, hanno sospeso la tassa sullo smaltimento dei rifiuti per tutto il 2020 oppure hanno introdotto una riduzione percentuale sulla parte variabile della tariffa per tutte quelle attività chiuse dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per il contenimento del Covid-19.

 

“In questa fase di ripartenza a dir poco delicata, simili interventi rappresentano un sollievo per le tante imprese che si trovano a fare i conti con i mancati ricavi dei mesi passati e i continui costi da sostenere.

 

Le Amministrazioni di Quarrata e di Serravalle hanno deliberato un agevolazione pari al 25% della parte variabile per il 2020, alla quale si sommano ulteriori riduzioni se si è in pari con i pagamenti per l’anno 2019. Chiesina Uzzanese, invece, ha determinato differenti percentuali di sconto per gli affittuari di fondo (25%), per i titolari di mutuo (20%) e per i proprietari di immobile (15%).

 

Siamo inoltre a conoscenza che altre realtà come Abetone-Cutigliano, Buggiano, Ponte Buggianese, Pistoia e Uzzano stanno predisponendo misure della stessa portata proprio in questi giorni.

 

Si tratta di azioni che abbiamo chiesto a gran voce nei mesi passati e che continuiamo a portare avanti come essenziali all’interno di un piano più completo di interventi che risultano vitali per la sussistenza di interi tessuti economici e sociali.

 

Parliamo di contributi a fondo perduto, agevolazioni per l’accesso al credito, politiche di sostegno per commercio e turismo, un taglio alle spese di gestione aziendali. E in questo contesto le riduzioni sulla tassazione locale e, in particolare, sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti è necessaria per dare respiro alle attività.

 

La fase emergenziale, infatti, non può dirsi affatto conclusa. Anzi, è proprio in questo momento che si determina il futuro di tante imprese del commercio, del turismo e dei servizi e, di conseguenza, dell’economia dei territori di cui fanno parte.

 

Serve un lavoro di squadra da parte di tutte le Istituzioni a più livelli per poter costruire una vera e propria ripartenza”.

 

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