Pistoia, contrarietà di Confcommercio per l'introduzione della tassa di soggiorno

Confcommercio esprime la propria contrarietà per l’introduzione della tassa di soggiorno per le strutture ricettive proposta dal Comune di Pistoia, dopo la presentazione della bozza del Regolamento avvenuta ieri alla presenza delle Associazioni di Categoria locali.

 

L’affermazione turistica della città è agli albori dopo l’anno della Capitale italiana della Cultura e andare a modificare l’asset dell’offerta diventa rischioso e potenzialmente controproducente.

 

Il valore complessivo della tassa di soggiorno non sarebbe infatti consistente da poter essere impiegato in effettive misure di promozione turistica, ma andrebbe ad aumentare i costi amministrativi per le aziende. Inoltre anche il Comune per gestire il servizio avrebbe bisogno di implementare le risorse umane, perciò gli introiti derivanti dalla tariffa non sarebbero in grado di incidere sulla politica per il turismo.

 

Per Confcommercio la previsione della tassa di soggiorno a partire da gennaio 2018 rappresenterebbe un ulteriore criticità per gli operatori del settore, i quali hanno già concordato con i tour operator i prezzi per i propri servizi e si troverebbero, invece, a dover applicare ai clienti una tariffa maggiorata rispetto a quella promossa. In questo modo emergerebbe una pubblicità negativa non soltanto per la singola attività, ma per tutto il territorio.

 

L’Associazione ha quindi organizzato un assemblea degli operatori turistici in programma per lunedì 30 ottobre alle ore 14:30 alla Sede  Confcommercio di Pistoia (Sala Nesti) al fine di affrontare congiuntamente l’ipotesi dell’introduzione dell’imposta.

 

 

 

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