Pistoia: No ai bidoncini all'interno dei locali

Bidoncini all’interno dei locali, soluzione inaccettabile. Le imprese del centro dicono “no” alla proposta apparsa sulla stampa locale: gli spazi interni sono troppo limitati per ospitare i contenitori della raccolta differenziata.

Fipe-Confcommercio, il Sindacato dei pubblici esercizi della provincia di Pistoia, commenta in questo modo la notizia sulla volontà da parte dell’Amministrazione comunale di togliere i bidoncini dalle vie del centro per posizionarli all’interno delle attività.

Si tratta di una proposta inadeguata alle esigenze dei locali e, soprattutto, alle loro dimensioni poiché com’è ormai risaputo, molti di questi hanno spazi molto piccoli e sarebbero costretti a tenere i rifiuti all'interno dei locali in aree attigue alle sale dove sono serviti i clienti. Una situazione che si presenta non soltanto indecorosa ma che con l’arrivo della bella stagione porterebbe senz’altro dei forti disagi a causa dei cattivi odori emanati dagli scarti organici.

Proprio per le caratteristiche delle sue attività e del suo centro storico fortemente caratterizzato da locali di somministrazione, Pistoia non può seguire l’esempio di Empoli: la realtà a cui guardare è quella di Firenze, dove il problema è stato risolto con l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata interrati che certamente comportano un investimento, ma che rispondono alle esigenze di imprese, residenti e, in generale, del territorio che appare così più ordinato e pulito e in grado di accogliere turisti e visitatori.

Se il problema riguarda l'aspetto estetico della cittá, una possibile soluzione potrebbe essere quella di intensificare il servizio di raccolta differenziata fino ad arrivare a due volte al giorno, in attesa di andare nella direzione dell'interramento. Certo é che inserire i bidoncini all'interno dei locali non migliora il decoro di Pistoia né la sua attrattivitá.

Da non sottovalutare poi – aggiunge Fipe – il previsto aumento dell’imposta sullo smaltimento dei rifiuti Tari che, dal prossimo anno, subirà un incremento del 3,3%. Di fronte a questa previsione, le imprese non possono subire ulteriori oneri e situazioni di difficoltà: l’Amministrazione Comunale dovrebbe guardare alle imprese come un potenziale di crescita per la città, pensando quindi al loro sviluppo e non ad appesantirle con ulteriori aggravi, soprattutto quando queste si sono sempre mostrate disponibili a collaborare per rendere efficienti i servizi proposti.

Già dallo scorso anno infatti è attivo il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti nel centro storico al quale le imprese stanno  collaborando senza considerare l'onere aggiuntivo del vetro che non viene più ritirato a domicilio ma che le imprese devono portare alle campane, talvolta non vicinissime ai locali.

Per il Sindacato dei pubblici esercizi di Pistoia è indispensabile un confronto con il Comune e un ripensamento della linea d’azione annunciata, in modo da andare incontro anche alle necessità e alle realtà delle aziende pistoiesi.

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