Il Pane Toscano diventa Dop.

Per la prima volta un prodotto di panetteria di carattere regionale in Europa viene riconosciuto della Denominazione d’Origine Protetta.

Grande soddisfazione da parte dei panificatori pistoiesi di Confcommercio che da sempre lavorano per mettere in risalto le tipicità di questo prodotto.

Dopo il  riconoscimento della denominazione da parte del Comitato qualità degli Stati membri dell’Ue, manca soltanto il sigillo formale che sarà sancito dalla pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ue. La Toscana diventa quindi la regina dei prodotti panari a marchio europeo, confermando l’unicità di un prodotto tipicamente locale molto apprezzato in tutta Europa per le proprie caratteristiche e per il legame diretto con il territorio. Il pane toscano è infatti famoso quanto particolare per i propri ingredienti: farina di grano tenero, acqua, lievito madre e senza sale.

Il riconoscimento ottenuto dal pane toscano rappresenta inoltre una grande occasione per i panificatori della regione, che avranno l’opportunità di diffondere la conoscenza dei propri prodotti e della loro lavorazione.

“Il raggiungimento di questo traguardo è sicuramente il coronamento di un bel progetto lungo quindici anni che nasce proprio a Pistoia, nel Palazzo dei Vescovi, ma che prende da subito un respiro molto più ampio grazie all’impegno del Consorzio di Promozione e Tutela del Pane Toscano. – afferma Nicola Giuntini, presidente provinciale e regionale di Assipan Confcommercio – Ci sono voluti molti anni per arrivare al riconoscimento della qualifica DOP e questo è dovuto in primo luogo dallo svolgimento di due accurati studi. Il primo, svolto dall’Università di Firenze, finalizzato a dimostrare la tipicità del grano toscano, che ha permesso di riscoprire l’autenticità di questa materia prima diversa rispetto a quella coltivata nelle regioni limitrofe, che non è migliore né peggiore, ma semplicemente unica. L’altro studio, seguito dall’Università di Pisa, ha coinvolto invece il processo di lievitazione, per il quale è stato ottenuto anche un brevetto per la sua liofilizzazione.

È stato un progetto complesso e variegato che ha messo in campo numerose competenze ma che finalmente è arrivato al risultato sperato.

Mi sento quindi di ringraziare innanzitutto la Regione Toscana che ci ha sempre sostenuto e tutti quei soci che hanno creduto e continuano a credere nel progetto.

Adesso sta a noi valorizzarlo e renderlo efficace”.

 

 

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