DEHORS: FIPE – Confcommercio presenta le osservazioni al regolamento

Fipe – Confcommercio torna sul tema caldo dei dehors per bar e ristoranti del comune di Pistoia, presentando le osservazioni al Regolamento attualmente in discussione in Consiglio Comunale.

 

Dopo le vicende che negli ultimi mesi hanno acceso il dibattito sulla sospensione delle concessioni  per i dehors per numerosi locali del centro, il Sindacato dei pubblici esercizi ha portato all’attenzione delle istituzioni di competenza le principali criticità riscontrate nel Regolamento che, dallo scorso novembre, ha smesso di rappresentare una certezza e una garanzia di sviluppo e convivenza per le imprese.

 Inserire nel nuovo Regolamento sui dehors alcuni principi presenti in altre normative, come il Codice di autoregolamentazione – limitato alle sole imprese del centro storico – e il Regolamento sulla civile convivenza – rivolto ai cittadini di tutto il comune di Pistoia – è un inutile appesantimento di adempimenti per le imprese già vessate di regole e cavilli.

 Tale strumento dovrebbe infatti favorire la rivitalizzazione della città e il suo corretto utilizzo promuovendo la cultura dell’accoglienza, senza rappresentare un limite per la crescita delle imprese che vi operano.

 Proprio con quest’obiettivo Fipe-Confcommercio ha espresso fra le principali osservazioni al Regolamento, la propria contrarietà al principio della revoca delle concessioni adottato dal Comune di Pistoia, considerando le sanzioni applicate spesso eccessive e sproporzionate rispetto alle violazioni eventualmente accertate.

 Le infrazioni dovrebbero essere sanzionate con un importo progressivo all’aumento del loro numero, arrivando alla sospensione soltanto nei casi di una maggior occupazione rispetto allo spazio concesso.

In quest’ottica il Sindacato non accetta il divieto assoluto di collocare i dehors nel tratto di Via dei Fabbri posto fra Piazza della Sala e Via Castel Cellesi, che metterebbe in ginocchio le numerose imprese che negli ultimi anni hanno lavorato, con le apposite autorizzazione,  grazie soprattutto all’utilizzo dei dehors.

 La Conferenza dei servizi deve poter decidere a maggioranza dei presenti ed il parere espresso da membri esterni, se pur autorevole, non può condizionare le decisioni della conferenza.

 Contestazioni da parte dei pubblici esercizi di Pistoia arrivano anche per la valutazione dell’impatto acustico connessa alla richiesta del dehors, in quanto negli spazi dedicati all’arredamento esterno non è possibile diffondere musica. Spesso il rumore antropico è infatti determinato dalle voci del pubblico presente nelle vie e nelle piazze e non è quindi attribuibile alla presenza dei dehors.

 Secondo quanto riportato dal Regolamento, in caso di domande concorrenti la concessione dei dehors sarà limitata al 75% della superficie interna del locale: questo per Fipe Confcommercio non è assolutamente plausibile poiché significa che la maggior parte delle attività di Pistoia, che presentano spazi interni molto piccoli, subirebbero una drastica diminuzione dell’area esterna utilizzabile e, di conseguenza, anche della possibilità di accogliere i potenziali clienti.

 È inoltre necessario che, se da una parte i locali si impegnano a limitare i propri spazi esterni con chiodi topografici, lo stesso venga fatto con le aree utili al passaggio dei mezzi di emergenza, in modo da poter assegnare ai locali che ne fanno richiesta le superfici restanti.

 Fipe-Confcommercio si è inoltre opposta al contingentamento del numero di sedie e tavolini presenti all’interno di tali spazi, poiché nel rispetto dei metri quadri assegnati e delle caratteristiche degli arredi, certi vincoli risultano immotivati.

 

Al contempo risultano eccessivi i vincoli stabiliti per la tipologia di arredi da utilizzare nonché per l’utilizzo degli elementi per il riscaldamento (come, per esempio, i funghi): in quest’ultimo caso è incomprensibile come gli stessi siano considerati estremamente pericolosi nel centro di Pistoia e non nelle città limitrofe ma, accettando gli eventuali rischi che possono comportare, sono necessari dei congrui periodi di tempo affinché i locali pistoiese possano organizzarsi per sostituire i cosiddetti funghi con riscaldamenti elettrici.

 

Una tematica di essenziale rilievo è quella riguardante i rifiuti, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore della raccolta porta a porta. I contenitori non possono essere disposti all’interno dei locali poiché, soprattutto nel periodo estivo, questa eventualità creerebbe disagi agli avventori per i cattivi odori che si sprigionano. Gli accordi raggiunti con Amministrazione Comunale e Publiambiente al momento in cui è partita la raccolta differenziata erano infatti diversi e le imprese li stanno rispettando, portando il vetro alle campane (prodotto che invece fino all’estate scorsa veniva ritirato in azienda). Non è possibile variare programmazione ad ogni stagione, le attività hanno bisogno di certezze ed organizzazione.

 

Fra le osservazioni avanzate da Fipe – Confcommercio ci sono inoltre la richiesta di garantire uno spazio adeguato ai dehors in caso di iniziative che coinvolgono il centro storico, nonché la possibilità di concedere l’autorizzazione all’utilizzo dei dehors anche per le attività operanti nelle zone esterne alla ZTL, indispensabili per assicurare la vitalità delle aree esterne al centro storico.

 

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